Allergie stagionali: prevenzione, rimedi naturali e consigli
Questo è il periodo giusto per pensare a come affrontare le fastidiose allergie ai pollini che in primavera colpiscono milioni di persone.
I risultati migliori si ottengono combattendole su diversi fronti (anche in anticipo) e con più rimedi scelti tra i tanti offerti dalle terapie naturali.
Alcune settimane prima della stagione delle pollinosi, si può cominciare un trattamento desensibilizzante con prodotti specifici. Diverse aziende di prodotti omeopatici hanno preparati composti a base, generalmente, di istamina e pollini, opportunamente diluiti e dinamizzati.
Il fai-da-te è assolutamente da evitare, pertanto qui vi suggeriamo i principali rimedi naturali da concordare con il tuo farmacista di fiducia, se esperto di omeopatia, per assumere il rimedio più adatto.
Miele e manganese per prevenire
Un metodo per prevenire le allergie è cominciare a consumare regolarmente, ogni giorno, del miele multiflora (a volte chiamato millefiori). L’assunzione, in minime quantità, e di vari tipi di polline, anche se differenti da quelli cui siamo allergici, può allenare il sistema immunitario a reagire in maniera corretta e meno violenta.
Al miele va senz’altro aggiunto un classico oligoelemento, il manganese (una fiala tre volte alla settimana per tre mesi), che aiuta a correggere la tendenza allergica.
Spray nasali per alleviare i sintomi
Nella fase allergica in atto, per alleviare i sintomi (raffreddore, lacrimazione e naso chiuso) si possono usare degli spray nasali, a base di varie sostanze vegetali, spesso luffa e sabadilla.
Allergie: consigli e buone abitudini da seguire
Nei mesi di maggior attività dei pollini, sarà bene seguire alcune semplici regole:
- Poiché la concentrazione massima degli allergeni si ha nelle ore centrali della giornata, bisogna aerare la casa la mattina appena svegli o la sera.
- Se abiti in città, evita gite in campagna nei mesi critici, preferendo, se possibile, il mare, dove la presenza di pollini è molto ridotta.
- In macchina viaggia con i finestrini chiusi, usando il condizionatore (i più moderni utilizzano filtri che bloccano i pollini).
- Stessa cosa nelle faccende di casa: cerca di creare poche turbolenze (niente correnti d’aria) e di usare un aspirapolvere di ultima generazione, dotato di efficaci filtri che trattengono i pollini.
- Dove possibile, utilizza mascherine protettive per ridurre l’inalazione degli allergeni.
Alimenti da evitare
In tutti i casi di allergia, qualunque sia il polline responsabile dei disturbi, nei periodi di crisi bisogna evitare gli alimenti che contengono o producono elevati livelli di istamina o altre sostanze che possono peggiorare i sintomi.
Questi i più importanti:
• Vino, birra e bevande fermentate.
• Formaggi stagionati, insaccati,cibi in scatola.
• Tonno, sgombro, salmone, molluschi, crostacei, frutti di mare in genere.
• Pomodori, banana, fragole, fave, frutta con guscio (noci, nocciole, mandorle…).
• Cioccolato, cacao, caffè.
Allergie crociate: cosa sono
A questo punto occorre tenere presente anche le cosiddette “allergie crociate” ed eliminare dalla dieta altri cibi che possono peggiorare la nostra sintomatologia. O almeno, ridurne il consumo.
Quando parliamo di allergie crociate, ci riferiamo a reazioni similallergiche prodotte da alimenti non direttamente correlati con la specie botanica che causa i disturbi in prima battuta. Per esempio, chi è allergico al polline di betulla dovrebbe evitare di mangiare alcuni tipi di frutta e verdura, anche molto comuni, come mela e carota.
Di seguito presentiamo le correlazioni tra le più diffuse pollinosi e i cibi. Abbiamo escluso le allergie alle cupressacee, per le quali non si riscontrano importanti reazioni crociate con gli alimenti.
Generalmente l’Italia viene suddivisa nelle classiche tre fasce (Nord, Centro, Sud), ma in alcuni siti è possibile trovare aree ancora più specifiche, con l’indicazione, settimana per settimana, della presenza dei vari pollini, un vero calendario dei pollini
Betulla
La concentrazione massima dei pollini di betulla è tra marzo e maggio al Nord e al Centro; da marzo ad aprile al Sud.
Nocciolo
Il picco di questi pollini è tra gennaio e aprile; al Centro anche a dicembre.
I cibi no
Chi è allergico alla betulla e al nocciolo, a causa delle reazioni crociate, almeno nei periodi più a rischio, dovrebbe evitare o ridurre il consumo di tutta la frutta con guscio (noci, nocciole, mandorle…), carota, finocchio, albicocca, ciliegia, kiwi, frutti di bosco, mela, nespola, pera, pesca, prugna, prezzemolo e sedano.
Le asteracee
sono note anche come composite. Il loro picco è tra luglio e settembre al Nord e al Centro, fino a ottobre al Sud.
I cibi no
Occhio a: camomilla, cicoria, anice, cumino, coriandolo, prezzemolo, finocchio, sedano, zucca, semi di girasole, banana, anguria, melone, mela, banana.
Le graminacee
La concentrazione più alta di pollini di graminacee è tra marzo e settembre al Nord; tra aprile e agosto al Centro; tra aprile e luglio al Sud.
I cibi no
No a melone, anguria, agrumi, kiwi, pomodoro, patata, melanzana, pesca, albicocca, ciliegia, prugna, mela, arachidi, mandorle, in alcuni casi anche i cereali.
La Parietaria
Al Nord raggiunge il picco a giugno e agosto; al Centro a maggio e giugno; al Sud da marzo a maggio.
I cibi no
In questo caso bisogna prestare attenzione solo a ciliegia, melone, ortica e basilico.