A tutte le età è fondamentale tenere pulito il naso effettuando almeno due volte alla settimana dei lavaggi con la soluzione fisiologica.
Tuo figlio strizza spesso gli occhi, “tira su” di continuo il naso ed è agitato? Fai subito gli esami perché possono essere i primi segni di un’allergia: un bimbo su cinque a sei anni ha questo problema.
«Se i test sono positivi, con una cura a base di antistaminici e spray cortisonici nasali i sintomi si attenuano» dice la professoressa Muraro. «E si può già iniziare l’immunoterapia, cioè il vaccino , oggi in formulazione per bocca invece che per iniezione: in sette casi su dieci i disturbi migliorano dal secondo anno di cura».
Ripeti i test allergici ogni cinque anni.
Le allergie si trasformano nel corso del tempo e può succedere che i farmaci non funzionino più come prima. Per questo è necessaria una “revisione”, che previene la comparsa dell’asma , ben più complicata poi da curare. Vai quindi dallo specialista per rivedere la terapia.
E ricordati sempre di lavare gli occhi più volte al giorno con un collirio a base di lacrime artificiali, per eliminare le sostanze allergeniche.
Lo smog può modificare la struttura del polline e aumentarne la produzione anche in periodi anomali. Con un’impennata dei disturbi allergici. In più, l’aria inquinata infiamma i bronchi , rendendoli sensibili ai pollini.
Ma i guai riguardano anche la pelle , perché si irritano le cellule del derma, dando il via così agli eczemi. Bevi allora almeno due litri di acqua al giorno, per aiutare l’organismo a eliminare gli inquinanti. Detergi poi la pelle mattino e sera con un tonico a base di acqua mineralizzata: toglie i depositi di smog e aumenta le difese locali.
L’aria agreste è decisamente meglio per chi soffre di allergia. Ma è bene avere qualche accortezza in particolari situazioni.
Innanzitutto stai attenta a non “strascicare” i piedi su terriccio e foglie secche: puoi sollevare le spore delle muffe che, disperdendosi nell’aria, possono causare attacchi allergici. Nelle giornate ventose e con acqua torrenziale, se proprio devi uscire, prendi prima una dose dei tuoi soliti farmaci anticrisi, così eviti un aerosol di pollini.
Soffriamo di allergia più degli uomini. Le ragioni? Probabilmente ormonali.
Al top per noi c’è quella al nichel. Non a caso si è creata un’ipersensibilità a questo metallo, visto che è presente in molti gioielli, nei cosmetici e nei detergenti per la casa. Purtroppo per ora non ci sono vaccini e diventa fondamentale stare attenti a cosa si usa. Acquista solo prodotti che riportano sull’etichetta la scritta “nickel tested” : la concentrazione di questo metallo è sotto lo 0,00001%. E scegli pentole e utensili da cucina in inox: questo acciaio è nichel free.
Le allergie respiratorie colpiscono maggiormente i maschi. Probabilmente perché hanno i bronchi più vulnerabili dei nostri. Se il tuo partner ne soffre, dagli una mano a tenere lontane le crisi.
Per le pulizie di casa usa un aspirapolvere con filtro Hepa : elimina efficacemente la polvere e abbatte la concentrazione di acari. Mentre cucini, invece, metti in funzione la cappa aspirante , altrimenti i vapori possono irritare i bronchi.
Se dopo i pasti soffri spesso di diarrea oppure ti riempi di chiazze rosse potresti essere allergica a qualche cibo. La bella notizia è che puoi guarire seguendo la cosiddetta dieta di eliminazione . In pratica, per un periodo variabile,in genere dai due ai sei mesi, si evitano gli alimenti che creano problemi. E poi si reintroducono.
È fondamentale però rivolgersi a uno specialista. «Il fai da te è assolutamente da evitare » afferma la professoressa Muraro. «Eppure c’è la pessima abitudine di eliminare i cibi a sproposito , con il rischio altissimo di carenze nutrizionali».
Vuoi avere un’idea di come viene impostata la cura? Sul sito centroallergiealimentari.eu puoi trovare un sacco di informazioni utili.
Anche se sei allergica soltanto ai pollini devi fare attenzione ad alcuni cibi perché si possono verificare le cosiddette reazioni crociate . Le sostanze presenti nei pollini, infatti, si trovano anche in alcuni alimenti.
Per esempio, se sono i pollini della parietaria a darti problemi stai attenta al basilico, al melone e alle ciliegie. Mentre se sei ipersensibile alla betulla, occhio a mele, pere, pesche. Altrimenti si possono scatenare prurito e gonfiori alle labbra e talvolta anche alla gola.
Per fare chiarezza ora ci sono due nuovi test, Immunocap e Isac, che individuano con un prelievo di sangue quali cibi ti possono fare male.