Parlando di pausa pranzo, viene in mente ovviamente il lavoro. E anche il momento del pasto è un fatto di organizzazione personale. Leggi cosa ci suggerisce il coach per essere organizzati al lavoro
Tra le carni sono da preferire quelle magre e povere di connettivo (il tessuto coriaceo che tiene insieme i fasci muscolari).
Il pollo e l’agnello per esempio sono valide alternative alla solita “fettina” di vitello.
Rispetto alla carne, il pesce è comunque più digeribile, sia per il bassissimo contenuto di connettivo, sia per la particolare struttura e composizione dei suoi grassi.
La lista di cibi pro-sonnolenza è lunga, ma non abbastanza da non essere ricordata:
– No all’alcol: concesso al massimo un bicchiere di vino – Latte e uova, essendo ricche di triptofano, inducono l’organismo a rilassarsi, e quindi a provare sonnolenza – Frutta secca: grazie all’alto contenuto del magnesio, potrebbe svolgere un’azione sedativa – Formaggi stagionati: il triptofano e il calcio di cui sono ricchi hanno elevate proprietà calmanti – Lattuga: contiene bromo che le conferisce proprietà calmanti – Basilico, menta, salvia, maggiorana, semi di anice e finocchio: sono tutti aromi che contengono principi attivi che favoriscono la sonnolenza. – Cibi troppo piccanti: contrariamente a quanto si pensa, non tengono svegli, anzi l’aggressione del piccante alle papille gustative stimola la produzione di endorfine, antidolorifici naturali che esercitano un’azione rilassante.
Naturalmente se il problema fosse un eccessivo nervosismo, questi cibi non possono che essere validi aiuti a calmarsi.
Se si ha pochissimo tempo per il pranzo e si è sempre in movimento, il pasto deve raggiungere l’obiettivo leggerezza e velocità.
Un’idea può essere quella di un pranzo costituito da:
– una caprese di mozzarella (60 g) e pomodoro (200 g) con 2 cucchiaini di olio extra vergine di oliva.
– 2 fette di pane integrale
Un menu leggero, ma saziante e ricco di fibra, per chi lavora in ufficio e si trova costretto a dover contrastare i problemi legati all’eccessiva sedentarietà e allo stress:
– Insalatona di verdure con carote, finocchio, pomodori, spinaci freschi, mais dolce e tonno al naturale (50 g), condita con due cucchiaini di olio extravergine
– due pacchetti di crackers o un panino
– una mela
Un pranzo al ristorante (o in mensa), perfetto come business lunch, con la lunga prospettiva di una lunga riunione pomeridiana:
– una porzione non abbondante (70 grammi) di pasta con sugo di verdure non piccante
– una bistecca di manzo cotta alla piastra, con contorno di zucchine e melanzane anch’esse grigliate
– ananas fresco (un potentissimo digestivo naturale)
Il solito panino può essere alternato con un’ampia scelta di piatti freddi: insalate più o meno ricche, misti di salumi e formaggi e frittate…
Anche in questo caso, occorre solo un po’ di attenzione per fare le scelte giuste: un’insalata di verdura fresca, arricchita di tonno o di mozzarella e insaporita con qualche oliva può costituire davvero un pranzo completo , con l’accompagnamento di un po’ di pane; viceversa un piatto misto di formaggi e salumi può risultare troppo grasso, tende a saziare poco e invita ad esagerare con il pane e i grissini a scapito dell’apporto calorico. L’insalata e la verdura in genere hanno anche il pregio di contenere molta acqua , che allevia lo stimolo della sete, mentre al contrario il gusto saporito dei formaggi e il sale presente nei salumi invitano a bere in abbondanza e invogliano al consumo di bevande altrettanto saporite, come il vino e la birra, poco indicate prima di un pomeriggio di lavoro.