Dopo pranzo, vieni colta da un senso di pienezza, bruciore e fai fatica a digerire.
Con questi sintomi, quasi sicuramente si tratta di una gastrite. A causarla può essere una cura con farmaci antinfiammatori, perché questi medicinali possono danneggiare la mucosa gastrica. Oppure l’arrivo della primavera. Con il cambio di stagione, in chi ha già la tendenza a soffrire di questo disturbo si verifica un aumento delle secrezioni acide.
«Un’altra possibilità e che la causa dipenda da un batterio chiamato Helicobacter pylori» spiega l’esperto. «Per questo è sempre necessario un controllo approfondito, che oggi è più soft grazie al breath test. Dal grado di acidità del respiro è possibile individuare la presenza del batterio. E debellarlo con una cura a base di antibiotici.
La cura giusta
Se i sintomi sono leggeri, è sufficiente un farmaco a base di un principio attivo chiamato sucralfato. Crea un velo di protezione sulla mucosa gastrica e spegne il senso di bruciore. Se invece i dolori sono molto intensi, devi assumere anche un medicinale H2 antagonista (il principio attivo più utilizzato si chiama ranitidina) che li attenua e fa anche scomparire il senso di pienezza dopo i pasti. La cura può durare fino a un paio di mesi, ma sempre sotto controllo del medico.
Oltre a seguire le terapie che ti ha prescritto il medico, dai però una mano al tuo stomaco con l’infuso di zenzero. Ne fai bollire un pezzetto in acqua per 15 minuti, lo fiiltri e sorseggi la bevanda la sera con un cucchiaino di miele e uno di succo di limone.