Come sempre, il rimedio è nei vegetali
La dieta alcalinizzante è, quindi, necessaria se il ph sanguigno è inferiore a circa 7,35. Già dopo i primi giorni di alimentazione alcalina, si potranno notare miglioramenti della salute intestinale (fine della stipsi), aumento dell’energia e anche innalzamento del tono dell’umore.
In breve, per alcalinizzare l’organismo è bene eliminare: carne (soprattutto suino e bovino), cibi lavorati e industriali, farinacei raffinati, grassi in generale, caffé, latticini, zuccheri e funghi.
E, contemporaneamente, è bene aumentare l’apporto di vegetali come frutta e verdura (sì a banane, avocado, uva, agrumi, spinaci, cavoli, sedano e peperoni), meglio ancora se cruda per un 50% di alimenti introdotti.
Da tenere sotto controllo sono anche sovrappeso e livello di stress, entrambi infatti favoriscono l’acidosi. Consigliati, quindi, integratori per il riposo notturno e tecniche di rilassamento e respirazione, per ossigenare al meglio tutto l’organismo.
Un rimedio naturale che aiuta a ritrovare l’equilibrio acido-basico è la tintura madre di luppolo, acquistabile in erboristeria o parafarmacia.
Recenti studi hanno, infine, individuato nei soggetti a lungo sofferenti di acidosi, una maggiore predisposizione allo sviluppo di malattie degenerative: dunque, è fondamentale tenere periodicamente sotto controllo il proprio ph richiedendo le apposite analisi al medico di famiglia.