L’influenza intestinale, ovvero la gastroenterite virale, è una delle patologie infettive più frequenti sia nei bambini che negli adulti ed è purtroppo particolarmente fastidiosa, soprattutto per quanto riguarda i rapporti sociali.

Contraddistinta da diarrea, vomito, crampi addominali, astenia, difficoltà di concentrazione e talvolta febbre, l’influenza intestinale dura fortunatamente solo pochi giorni e tende autonomamente alla guarigione completa e spontanea. Per quanto dunque innocua, l’influenza intestinale, soprattutto nei più piccoli, nei pazienti anziani o defedati può tuttavia indurre una importante disidratazione, che necessita nella maggior parte dei casi di correzione.

Tralasciando le terapie farmacologiche, che saranno prescritte dal medico laddove necessario, per facilitare la guarigione ma soprattutto per controllare i fastidiosi sintomi, sarà necessario prestare attenzione dunque a ciò che si mangia e a ciò che si beve.

I cibi da evitare

Sicuramente tra gli alimenti da evitare quando si soffre di influenza intestinale, soprattutto nella fase acuta, ci sono:

  • Verdure, legumi e cereali integrali – purtroppo le fibre contenute in questi alimenti, potrebbero, nelle fasi iniziali della malattia peggiorare la sintomatologia inducendo diarrea e gonfiore. Sarà pertanto preferibile reintrodurre gradualmente questi alimenti, passata la diarrea.
  • Latte e formaggi freschi – il potere osmotico del lattosio, potrebbe contribuire a indurre distensione addominale suscitando dolore e scariche diarroiche. Grana e parmigiano, invece, naturalmente privi di lattosio, potranno essere reintrodotti per primi.
  • Pane e prodotti lievitati – anche in questo caso la combinata glutine/lieviti potrebbe aumentare la produzione di gas, inducendo un aggravamento della sintomatologia. Sarà pertanto preferibile assumere dei prodotti secchi, tipo gallette o cracker di riso.
  • Alimenti grassi – assolutamente banditi tutti gli alimenti grassi, in quanto aumentando la secrezione biliare, comprometterebbero ulteriormente il ripristino dell’opportuna consistenza delle feci.

Gli alimenti da mangiare a colazione

Abbandonata per qualche giorno la classica colazione con latte, caffè e biscotti (non adatta), si potrebbe ipotizzare di superare la fase acuta dell’influenza intestinale assumendo una tazza di tè deteinato o di camomilla magari con una fetta di limone, accompagnata da gallette di riso, biscotti di riso oppure pane di segale.

La colazione potrà essere arricchita anche da una mela oppure da una banana, mentre sarà meglio evitare tutti i frutti contenenti semi.

Se tollerata, anche una spremuta di agrumi, potrà favorire il reintegro di liquidi e minerali persi con la diarrea o con il vomito.

Gli alimenti da mangiare a pranzo e a cena

Eliminate le verdure per i sopraccitati motivi, a pranzo e a cena si potrebbe optare per del riso, la cui acqua di cottura ad esempio presenta un ottimo potere riequilibrante, o per della pasta di foemato grosso in piccole quantità. Da associare evidentemente a una quota proteica.

In queste fasi costituita preferibilmente da carni bianche oppure pesce. Per esempio petto di pollo, carne di tacchino, merluzzo o sogliola. Basteranno pochi giorni di questa dieta per facilitare una pronta guarigione.

Cosa bere

Dell’acqua mineralizzata, meglio se calcica, potrà assumere un ruolo chiave nell’evitare la disidratazione. Da evitare invece acque minimamente mineralizzate, pertanto con basso residuo fisso.

Tè deteinato e tisane ai frutti rossi potranno contribuire, insieme a spremute di agrumi, sempre se tollerate, a preservare il nostro stato di idratazione. Qualora questo non bastasse, si potrebbe allora optare per integratori di sali minerali.