Smart working: i benefici del lavoro da casa
L’iter che ha portato all’approvazione delle norme in vigore relative allo smart working è stato avviato nel 2014 per dare maggiore flessibilità al mercato del lavoro.
L’Osservatorio Smart working del Politecnico di Milano ha accertato come nel 2015 il 17% delle imprese italiane aveva già avviato dei progetti di homeworking, immettendo sul mercato nuovi strumenti digitali, comportamenti e layout fisici degli spazi. Non solo. Un ulteriore 14% di imprese si apprestava ad avviare progetti in un prossimo futuro.
Il “cambio di passo” tanto atteso è arrivato poi nel 2017 (con la Legge 81) quando il Consiglio della Presidenza ha emanato delle linee guida per promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e associando lo smart working ad una modalità flessibile di esecuzione del lavoro subordinato, sia per le imprese che per le amministrazioni pubbliche.
Lavorare da casa senza l’obbligo di recarsi in ufficio tutti i giorni e senza essere penalizzati dal punto di vista dell’autonomia lavorativa, della carriera o della retribuzione è un grande vantaggio, e non solo per chi ha una famiglia da gestire.
Ma dietro lo smart working c’è di più. Molto più che un migliore equilibrio tra vita privata professionale e privata e quindi migliore benessere organizzativo: benessere e produttività sono elevati al quadrato, quindi aumento della produttività e miglioramento della qualità del lavoro sono i maggiori benefici per le aziende.
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Ma vediamo ora quali sono i vantaggi dello smart working per i lavoratori:
- Il risparmio di tempo e denaro,
- un orario flessibile che concilia al meglio la vita privata e il lavoro,
- meno distrazioni e più produttività,
- una riduzione dello stress e un miglioramento delle condizioni di salute,
- un toccasana per l’ambiente.
Risparmio di tempo e denaro per gli spostamenti
In primis il lavoro da casa fa risparmiare parecchio tempo perché tutti noi impieghiamo una o due ore di tempo al giorno solo per recarci da casa al lavoro e viceversa. Questo tempo risparmiato può essere dedicato alla famiglia o ai propri interessi. E questo significa sentirsi meno stressate e quindi più felici. E più produttive! E non tralasciamo il risparmio economico, con la riduzione dei costi dovuta agli spostamenti, come benzina o biglietti dei mezzi pubblici.
Miglioramento del rapporto vita lavorativa – vita privata
Molti datori di lavoro credono che far lavorare da casa i propri dipendenti crei un calo della produttività. In realtà è vero il contrario. Grazie allo smart working siamo potenzialmente più produttivi.
Secondo uno studio condotto dall’università di Stanford, è stato riscontrato un aumento del 13% della produttività di chi lavora da casa rispetto all’ufficio. Meno pause, meno chiacchiere, un ambiente più silenzioso e più concentrazione si trasformano per forza di cose in più concentrazione e produttività.
Lavorando in ufficio la “pressione” resta concentrata dalle 9 alle 17 (almeno). E se tu hai a che fare con “scartoffie”, carte o pc tutto il giorno non è semplice mantenere la concentrazione: lavorando da casa, potresti sviluppare un metodo per finire tutto il lavoro prima delle 17. Magari anche solo un’ora prima.
Pensa quanto tempo libero potresti accumulare in un anno solo per te! Togli 60 minuti al giorno e moltiplicali per i giorni lavorativi di un anno… Non trovi sia una buona idea lo smart working?
Evoluzione dello spazio di lavoro
È molto importante poi la gestione del tuo spazio: grazie al lavoro da casa tu puoi lavorare da qualsiasi parte del mondo: tutto ciò che ti occorre è un pc e una connessione internet ed ogni luogo può diventare il tuo “ufficio”. E il bello è che puoi gestire il tuo spazio come meglio credi: puoi lavorare seduto a una scrivania, al tavolo della cucina, sul divano o persino a letto se vuoi!
Meno inquinamento
Infine, un ultimo beneficio dello smart working riguarda l’ecologia e la sostenibilità: la maggior parte di noi si reca sul luogo di lavoro in auto o moto congestionando quindi il traffico; ogni veicolo in meno sulla strada equivale a una quantità inferiore di emissioni di CO2.