Liquirizia: proprietà benefiche, usi e controindicazioni
La liquirizia è una pianta molto diffusa e dalle svariate proprietà benefiche per la nostra salute. Il suo principio attivo, la glicirrizina, infatti è una vera e propria cura a tanti disturbi che possono improvvisamente minare il nostro benessere quotidiano. Oltre a questo la liquirizia ha un gusto particolarmente gradevole, che la rende anche un ottimo ingrediente per preparazioni dolci a basso contenuto di grassi.
Prima di approfondire una precisazione: per liquirizia intendiamo la radice e il suo estratto puro. Le caramelle e i dolciumi a base di melassa, coloranti e una bassissima percentuale di liquirizia non rientrano in questa categoria “salutare” ma, anzi, sono responsabili della carie e nemici della linea.
Liquirizia: usi e proprietà
Per sfruttare e godere dei benefici di questa straordinaria pianta curativa esistono due modalità: l’uso erboristico o l’uso come ingrediente in cucina.
La liquirizia agisce su diversi disturbi come:
- la pressione bassa
- il mal di stomaco
- la tosse insistente
- afrodisiaco per le donne
Per sfruttare la liquirizia a questi fini si puoi ricorrere a un infuso (spesso associato alla melissa), alle compresse (con estratto titolato secco di radice) o a caramelle di liquirizia purissima.
Una cura dolce per la pressione bassa
Capita a tutte prima o poi: la pressione fa brutti scherzi e, spesso, quando non ce lo aspettiamo. Se la curva della pressione tende verso il basso (sia nei valori massimi, sia in quelli minimi), si parla di ipotensione. La pressione bassa, in sè, è molto meno pericolosa dell’ipertensione (pressione alta). Valori bassi, infatti, possono portare a svenimenti, debolezza o giramenti di testa ma non creare stati patologici tali da essere definiti gravi. Al contrario, la pressione alta è strettamente legata a probabili disturbi cardiocircolatori e a rischi ben più alti come l’infarto o l’ischemia. La liquirizia è proprio uno dei rimedi naturali alla pressione bassa più famosi. Il suo principio attivo, infatti, agisce su un ormone regolatore della pressione: l’aldosterone. Il risultato è un innalzamento dei valori tale da farci sentire in poco tempo più energiche e meno deboli.
La liquirizia fa bene allo stomaco
Gastrite e, nei casi più gravi, ulcera sono patologie dell’apparato gastrico che insorgono per svariati motivi: batteri (helicobacter pilori), stress o alimentazione scorretta.
Per combattere questi disturbi, è necessario effettuare tutti gli esami clinici del caso e seguire un’adeguata terapia medica nonché osservare pedissequamente l’alimentazione consigliata e in grado di attenuare cause e sintomi della malattia.
Anche la natura, però, può correrci in aiuto con la liquirizia: la radice e il suo estratto, infatti, funzionano da gastroprotettori. In sintesi, l’effetto della liquirizia pura sullo stomaco è simile all’azione di gel protettori di sintesi: entrambi formano una sorta di pellicola protettiva sulle mucose, in grado di attenuare i sintomi, alleggerire l’impatto del cibo sul tubo digerente e proteggere dall’azione deleteria di alcuni farmaci (soprattutto antinfiammatori della categoria FANS).
Un fluidificante naturale per la tosse
Quando l’attacco di tosse è insistente, soprattutto se notturno, può rendere davvero fastidioso anche lo svolgersi di normali attività quotidiane e far accrescere il livello di tensione nervosa.
Una volta escluse cause sistemiche patologiche, bronchiti e altre affezioni del tratto respiratorio (che necessitano di specifiche terapie farmacologiche), è possibile sedare efficacemente la tosse anche con la liquirizia, senza gli effetti collaterali dei comuni sciroppi sedativi da banco. Inoltre, gli sciroppi naturali e i rimedi erboristici a base di liquirizia pura, agevolano la fluidificazione del muco oltre a favorirne l’espulsione dai bronchi. Per sfruttare appieno le proprietà mucolitiche, espettoranti e sedative della liquirizia, è bene farsi preparare un rimedio ad hoc dall’erborista di fiducia o dal medico naturopata specializzato. In questi casi, le golose rotelle di liquirizia funzionano solo per alzare il tono dell’umore.
Un afrodisiaco per le donne
Una delle proprietà meno conosciute della radice di liquirizia, è il suo effetto stimolante sul desiderio sessuale femminile. Anche nel Kamasutra, infatti, questa pianta viene citata come efficace afrodisiaco. Ma, attenzione: l’effetto benefico vale soltanto per la donna. L’uomo, al contrario, è preferibile consumi poca liquirizia poiché un’ingestione eccessiva di questa pianta porterebbe alla riduzione dei livelli di testosterone (ormone maschile) con conseguente calo della libido. Quindi, per le donne via libera a infusi di liquirizia ma per gli uomini…decisamente meglio un po’ di zenzero (efficacissimo sulla stimolazione del desiderio maschile). Se abbiniamo liquirizia a cioccolato fondente, inoltre, l’effetto afrodisiaco raddoppia e anche il gusto viene appagato con poche calorie e tanti antiossidanti.
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Un ingrediente in cucina
Se, invece, si vuol sfruttare la liquirizia in cucina, allora è possibile utilizzarne la radice (acquistabile nei supermercati, reparto dolci) per preparare gustosi dessert con meno grassi e dal sapore insolito. Ottimo l’abbinamento classico liquirizia e menta (insieme, peraltro, sono un toccasana per la digestione) così come è insolito ma gradevolissimo l’accostamento tra liquirizia e cacao.
Liquirizia: controindicazioni
La liquirizia, proprio per la sua azione potente sulla pressione, è consigliata a chi soffre di ipotensione e altamente sconsigliata a chi è soggetto a ipertensione.
Infatti, chi soffre di pressione alta e consuma molta liquirizia, sentirà immediatamente gli effetti negativi del suo principio attivo:
- aumento dei battiti cardiaci,
- mal di testa,
- rialzo ulteriore dei valori.
Inoltre, la liquirizia ha un effetto benefico sull’ipotensione proprio perché aumenta la concentrazione di sodio nel sangue (come i cibi salati) ed è quindi sconsigliata a chi soffre di ritenzione idrica o gonfiori diffusi. Ovviamente, quando parliamo di consumo eccessivo di liquirizia ci riferiamo sempre all’estratto puro della radice e non ai dolci in commercio al gusto di liquirizia (in cui la percentuale di glicirrizina rasenta lo zero).