Malattie psicosomatiche: la spiegazione di cosa sono
“Mi fa male la testa, anzi no, lo stomaco, ora che ci penso ho l’affanno e ho spesso dolori dappertutto. Starò mica somatizzando qualcosa?” – Alzi la mano chi non lo ha mai pensato una volta nella vita. Eppure i disturbi psicosomatici, per quanto affascinino, non vengono compresi, anzi spesso sono liquidati come ‘stress‘ o peggio ‘fantasie’.
Per fare chiarezza abbiamo intervistato lo psicoterapeuta Prof. Roberto Pani, Psicoanalista e psicoterapeuta che ci ha spiegato quando la psiche entra in gioco nell’eziologia di una malattia.
“Le emozioni e i sentimenti, da un punto di vista clinico, hanno un notevole contatto con il corpo. Un tempo la medicina trascurava i sintomi che non potevano essere spiegate con cause deterministiche di impostazione organicistica (legata al corpo ndr). Il medico era preparato solo per la diagnosi ‘corporea’, appunto, e il relativo trattamento.
Oggi al contrario si parla in molte occasioni di medicina somatopsichica. Se si considera l’essere umano come un organismo che dallo stato fetale inizia a fare incontri significativi (dalla voce materna al cibo), si pensa all’individuo come un’unità sintetica fatta di: corpo-cervello e mente psichica, unità a cui è connesso l’aspetto emotivo”, spiega il prof. Pani
Cosa significa l’espressione “malattie psicosomatiche”?
“Indica il fatto che le malattie sono il risultato di fattori biologici e di traumi psichici che producono fantasmi: l’insieme di queste concause genera la malattia psicosomatica. Le emozioni e i conflitti attuali o remoti sono più determinanti di quello che si pensa. Tuttavia la componente fisica non viene persa di vista, e i sintomi o i fenomeni patologici vengono indagati in modo complementare da un punto di vista psicologico e fisiologico. I sintomi somatico-psichici, spesso, pur non organizzandosi in vere e proprie malattie, si esprimono attraverso il corpo, coinvolgono il sistema nervoso autonomo e autoimmune che risponde a una situazione di disagio psichico o di stress.
Sono invece considerate clinicamente malattie somatopsichiche quelle malattie alle quali normalmente si riconosce una genesi psichica, nelle quali si verifica un vero e proprio stato di malattia con segni indiscutibili di lesione in un organo bersaglio”.
Quali sono i disturbi e le malattie psicosomatiche?
Spaziano dalle gastriti alle forme di colon irritabile, dalla stipsi cronica alla alopecia areata (soprattutto nella donna), passando per le varie dermatiti, come l’eczema da contatto e le infinite allergie e malattie a carattere autoimmune. Possono essere compresi i disturbi dell’alimentazione che si evidenziano intorno ai due eccessi rappresentati dall’anoressia nervosa e dalla bulimia con conseguente magrezza e obesità, che includono rispettivamente il digiuno e il vomito dopo i pasti e l’uso di lassativi. I disturbi psicologici possono essere presenti in alcune malattie a carico del sistema respiratorio, ad esempio dispnea iperventilatoria o il singhiozzo; in alcuni sintomi a carico del sistema cardiovascolare come l’insufficienza coronarica e persino, l’ipertensione arteriosa essenziale, la cefalea emicranica, la nevrosi cardiaca, le algie precordiali.
Possono essere di natura psicosomatica:
- sintomi relativi al sistema cutaneo: ad esempio la psoriasi, l’eritema pudico (rossore da emozione), l’acne, la dermatite atopica, il prurito, la neurodermatosi, l’iperidrosi, l’orticaria, la canizie, la secchezza della cute e delle mucose, la sudorazione abbondante;
- sintomi sessuali quali il vaginismo.
- cefalee tensive, crampi muscolari, torcicollo, mialgia, artrite, dolori al rachide (cervicale e lombo-sacrale)
- sintomi connessi al sistema genitale e urinario ad esempio: dolori mestruali, disturbi minzionali, enuresi, impotenza sessuale;
- sintomi relativi al sistema endocrino, come ad esempio iper o ipotiroidismo, ipoglicemia, diabete mellito.
Come si vede la casistica dei disturbi psicosomatici è ampia, e non sempre è facile individuare l’esatta eziologia. Solo il medico, grazie ad un’attenta anamnesi del paziente, può valutarne l’entità.
Come si spiega l’insorgere del sintomo o della malattia psicosomatica?
“Le malattie somatiche sono l’espressione di uno dei meccanismi difensivi più arcaici, con cui l’organismo attua una manifestazione diretta del disagio psichico attraverso il corpo.
In queste malattie, l’ansia, la sofferenza (e le emozioni in genere) sono troppo dolorose per poter essere vissute e sentite- E così trovano una via di sfogo immediata nel soma (attraverso il disturbo fisico).
In genere il paziente somatopsichico si presenta con un buon adattamento alla realtà, con un pensiero sempre ricco di fatti e di cose e povero in emozioni.”
Chi è il paziente psicosomatico?
“Per chiarire meglio, si tratta di un paziente che difficilmente riferisce sentimenti quali rabbia, paura, delusione, scontentezza, insoddisfazione. Spesso si tratta di pazienti che hanno difficoltà a far venire alla luce emozioni, quindi i fantasmi rimangono imprigionati dentro di loro.
Tutte le loro capacità difensive tendono a tener lontani contenuti psichici inaccettabili, a costo di distruggere il proprio corpo. In questo senso una persona, incapace di accedere al proprio mondo emotivo, potrebbe non percepire rabbia, frustrazione o stress, per una difficile condizione lavorativa e neppure immaginare una possibile connessione tra la sua ulcera e le emozioni o i vissuti relativi al loro lavoro.
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N.B. Le informazioni contenute non devono costituire materia di autodiagnosi