In cucina occhio alle muffe
Anche se in cucina c’è una ventola aspirante, una volta alla settimana pulisci con cura la zona dietro i mobili. I vapori che escono dalle pentole formano condensa che sui muri “fermenta” e diventa il terreno ideale per la formazione di muffe.
Per le pulizie in casa usa prodotti a base di ipoclorito di sodio, come la candeggina, e quelli con la formaldeide come il lisoformio. Queste due sostanze sono particolarmente efficaci perché uccidono le muffe. Il lisoformio si può usare anche puro, la candeggina va usata al 10% (una parte di candeggina, nove di acqua).
Nelle camere tieni lontani gli acari
Spolvera i mobili a giorni alterni con un panno a carica elettrostatica. È una stoffa particolare che “cattura” la polvere come se fosse nastro adesivo senza lasciarla disperdere nell’aria, a tutto vantaggio della salute. Quando lo straccio è sporco, inoltre, non si lava ma si butta.
Lava lenzuola, federe, cuscini e copricuscini e coprimaterassi una volta alla settimana. Non è importante il detersivo, ma la temperatura: il lavaggio in lavatrice a 50 gradi centigradi riduce la concentrazione di acari di cento volte.
Evita cuscini, poltrone, materassi imbottiti con prodotti di origine animale e vegetale come kapok, canapa, crine vegetale, paglia, lana, piuma, cotone, iuta. All’interno di questi materiali gli acari si trovano a loro agio perché hanno sia il nutrimento, sia il calore ideale per vivere e svilupparsi.
Dedica più cure all’automobile
Passa l’aspirapolvere sul fondo e sui sedili: insisti nei punti con le cuciture, perché sono quelli dove si concentrano di più gli acari. Pulisci il cruscotto con un panno pulito imbevuto in una soluzione di metà alcol e metà acqua tiepida. Si può anche spruzzare un acaricida: è fondamentale però arieggiare la macchina perché alcuni prodotti hanno un’azione leggermente irritante.
Verifica regolarmente le condizioni dei filtri dei condizionatori: i periodi più adatti sono tra gennaio e febbraio e di nuovo tra agosto e settembre perché facilmente sono già sporchi. Controlla però sul libretto di istruzioni dell’auto se i filtri sono del modello che si può togliere e pulire da sé, oppure se sono del tipo da sostituire.