Caldo e cali di pressione: perché succede
Quando parliamo di “pressione bassa” o “calo di pressione” ci riferiamo in realtà alla condizione di ipotensione. Significa che, nella misurazione della pressione sanguigna arteriosa, si rileva una massima inferiore ai 100mmHg, poiché i valori riconosciuti come normali nella popolazione sana oscillano fra i 110-130 mmHg di sistolica.
Quando fa molto caldo, la categoria più a rischio è quella degli anziani, ma anche gli under 30 devono stare attenti.
«Essere sani e giovani infatti non mette al riparo da cali di pressione e svenimenti» – esordisce il cardiologo Antonio Rebuzzi, docente di cardiologia all’Università Cattolica di Roma che avverte: «Nelle ore più calde, oltre ad episodi di ipotensione, si rischia il colpo di calore e questo non vale solo per gli anziani.
Anche i più giovani che sono in giro sotto il sole, che escono per fare sport o per andare al lavoro, dovrebbero avere sempre con sé acqua e integratori, altrimenti se si suda troppo si rischiano scompensi cardiaci, specie per chi già soffre di tachicardia, fibrillazioni atriali, ernie iatali».
ll caldo e l’afa si comportano come un potente vasodilatatore e aumentano il rischio di cali di pressione improvvisi e quindi di svenimenti molto pericolosi, soprattutto se avvengono per strada o alla guida.
In città il rischio addirittura raddoppia, perché il cemento emana calore, aumentando la temperatura anche di parecchi gradi.
Attenzione ad usare il motorino con casco integrale e di colore scuro: crea una vera e propria sauna che può portare velocemente al collasso. Meglio optare per un casco aperto e possibilmente chiaro.
Oltre alla predisposizione, nel periodo in cui le temperature sono alte, le cause possono essere legate anche al ciclo mestruale, alla disidratazione e ad un’alimentazione non equilibrata.
Vediamo quali rimedi naturali per la pressione bassa adottare per evitare che scenda troppo provocando malessere.
Comportamenti da seguire e cosa evitare
Non praticare sport nelle ore più calde
Anche lo sport va praticato in modo responsabile: niente jogging in pausa pranzo o partite di calcetto sotto il sole, meglio una nuotata o un’attività non troppo impegnativa da praticare in un luogo frequentato, dove in caso di emergenza ci può essere qualcuno pronto ad intervenire.
In piena estate le ore migliori per praticare sport all’aria aperta sono quelle del mattino presto e del tardo pomeriggio. Ancor meglio se si ha la fortuna di abitare in una zona di mare e poter fare sport sulla spiaggia.
Idratati con acqua e sali minerali
Durante le ore centrali, è bene stare il più possibile all’ombra e portare sempre con sé acqua e una bustina di sali minerali da usare quando serve uno sprint per superare l’afa. Utili anche le bevande energetiche ricche di vitamine e sali minerali che reintregrano quelli persi con la sudorazione.
«Con il caldo è importante idratarsi correttamente. Il 70-80% dell’apporto giornaliero deriva da liquidi, bevande e acqua, il 20-30% invece dai cibi» – dichiara la dottoressa Raffaella Cancello, nutrizionista e ricercatrice dell’Istituto Auxologico Italiano – ecco perché bisogna introdurre liquidi in abbondanza, possibilmente non zuccherati, poiché aumentano la voglia di dolci e in realtà dissetano poco; e mangiare cibi freschi, ricchi di acqua».
Crea un ambiente a prova di caldo
Ricordati di rinfrescare i locali in cui trascorri la giornata: ambienti freschi, con aria condizionata o ventilatori sono un valido aiuto contro i cali di pressione.
Se abiti in zone molto soleggiate, di giorno evita di aprire le finestre, poiché introducono aria calda, ma approfitta della sera per fare arieggiare gli ambienti. Le tradizionali tende da sole sono un valido aiuto per ombreggiare le stanze troppo esposta al sole.
Cosa mangiare
In estate, quando la pressione rischia di scendere al di sotto dei 100mmHg è bene consumare cibi che non richiedano cottura.
Consuma insalatone di lattuga, cetrioli e pomodori freschi, da abbinare sempre alla giusta quota proteica dando la preferenza al pesce, per il suo importante contenuto di acidi grassi poli-insaturi, preziosi per l’apparato cardio-vascolare, l’alta digeribilità e la minore densità calorica.
Nella scelta dei cibi, l’ideale è privilegiare quelli con l’alto contenuto di liquidi.
Via libera a: latte, latticini, yogurt arricchiti con probiotici che aiutano a regolarizzare l’intestino, che in questa stagione può soffrire di disordini vari.
Ottime le insalate di pasta o riso: questa importante fonte di carboidrati durante la cottura assorbe acqua fino a circa il 70% del suo peso.
Acqua e micronutrienti – vitamine e sali minerali – persi con la sudorazione possono essere facilmente reintrodotti con due porzioni di frutta giornaliere (circa 400-500 grammi di frutta) a completamento del pasto o come spuntino.
Nell’alimentazione anti ipotensione, non devono mancare cibi di calcio e vitamina D: aiutano rispettivamente a regolare la ritenzione idrica e l’apporto di sodio, elementi utili contro i cali di pressione.
Almeno 2 volte a settimana consuma uova e formaggi magri freschi, fonte di calcio e vitamina D. E sostituisci la classica bistecca con piatti freddi a base di bresaola e prosciutto crudo, un toccasana per la perdita di sali minerali.
Per aumentare l’integrazione magnesio e potassio, indispensabili nella regolazione della pressione arteriosa, aumenta il consumo di alcuni.
Sono cibi ricchi di potassio: albicocche soprattutto secche, cacao fondente, fagioli bianchi, patate, spinaci, zucche e zucchine, banane, uva essiccata e mandorle.
Fonti di magnesio sono invece: verdure a foglia verde, cioccolato amaro, mandorle, pistacchi, frutta oleosa in generale, riso integrale e crusca.
Da non trascurare inoltre il ruolo dei cibi rinfrescanti e gustosi, come il gelato: se inserito in un’alimentazione bilanciata, aiuta a vincere il caldo. Abbinato a qualche biscotto secco e una macedonia di frutta, può essere una valida alternativa al pasto nei giorni più caldi. Per chi è attento alle calorie meglio sorbetti e granite, privi di grassi e quindi meno calorici.
Quali sono i sintomi e quali i rimedi immediati
Spossatezza, giramenti di testa, vertigini, annebbiamento della vista, sudori freddi, svenimenti: questi sono generalmente i sintomi di un abbassamento repentino della pressione.
Ai primi segnali è importante sedersi o sdraiarsi per evitare il rischio di cadute e sollevare le gambe rispetto al busto o alla testa. Bere spesso piccoli sorsi di acqua, con l’aggiunta di un po’ di sale o in alternativa un pezzetto di cibo molto salato o di zucchero se si tratta di un calo glicemico.
Anche la liquirizia pura è un ottimo rimedio per innalzare la pressione nell’immediato. Non esitare quindi a tenerne un po’ in borsetta, oltre ad essere buona è anche utile se soffri di pressione bassa!