
Homefitness per le più pigre
Il fitness tra le mura di casa non è il massimo dal punto di vista social, così come può generare noia ed essere facilmente soggetto all’abbandono. Ma è anche vero che l’homefitness è invece uno dei modi più semplici di rimanere in forma per chi è pigra, così pigra da non aver voglia di uscire di casa.
Solitamente a questa svogliatezza da palestra si associa anche la timidezza, magari di farsi vedere in pantaloncini e canotta non proprio in perfetta forma. Per questa tipologia di donna, la ginnastica in casa sul tappetino può diventare davvero risolutiva.
Ma non solo esercizi a corpo libero, anzi. Il top è abbinare la comodità delle pareti domestiche all’utilizzo di piccoli attrezzi che rendano mirata la tonificazione e che non lascino spazio alla malinconia.
Tra questi sono perfetti le fitball di diverse dimensioni, l‘elastico, i manubri e le cavigliere o polsiere. Per eseguire correttamente gli esercizi, è d’obbligo seguire un dvd specifico: in commercio ne esistono di ogni tipologia e, spesso, sono anche abbinati agli attrezzi da utilizzare.

Muscoli lunghi e affusolati con gli esercizi ad hoc
Di solito i centri specializzati in pilates non sono vere e proprie palestre ma luoghi più intimi, con un’atmosfera raccolta che può invogliare a frequentarli con costanza.
In questi centri, è possibile trovare personale qualificato e molto specializzato nella disciplina, spesso si tratta proprio di ex ballerine che hanno fatto del pilates il loro allenamento quotidiano per anni.
Il pilates, più che un vero e proprio sport, è proprio una disciplina completa ed è quindi perfetto quando si desidera vedere risultati mirati in breve tempo. Anche i corsi hanno un numero di partecipanti ridotto, se nn si tratta addirittura di lezioni individuali.
Questo perché la pratica del pilates non richiede solo lo svolgimento di esercizi a corpo libero ma anche l’uso di speciali macchinari in grado di sollecitare anche i muscoli meno usati nelle attività quotidiane.
La lezione di pilates diventa, quindi, una coccola con risultati soddisfacenti e calibrati sulle esigenze soggettive, dunque si genera una salutare voglia di continuare a praticarlo.

Il blu della piscina e il piacere del relax
Nuotare è uno di quei verbi che, alle orecchie di una pigra, genera una sorta di panico poiché all’attività fisica vera e propria si sommano tutti quei piccoli grandi fastidi-luoghi comuni sulla piscina.
Tra questi ultimi: asciugatura dei capelli, cloro sulla pelle, obbligo della cuffia, occhi rossi, mostrarsi in costume…Diciamo che per le pigre, invece, l’acquafitness (più che il nuoto) è una delle scelte migliori. Questo a patto di optare per un centro sportivo non troppo grande e dotato anche di un’area benessere-termale (idromassaggio, bagno turco, sauna).
La zona termale (così definita anche se non si tratta di acqua termale) rappresenta, infatti, la gratificazione post allenamento a cui difficilmente, una volta provata, si riesce a rinunciare.
E, considerando che l’acquafitness si pratica a un tiro di schioppo da idromassaggi vari, viene da sè che così tenersi in forma diventi un’attività decisamente piacevole e poco faticosa.

Lasciati trascinare da un’istruttrice-animatrice
Quasi strisciare fino alla palestra, cambiarsi sbuffando e sudando al solo pensiero di doversi muovere e poi…lasciarsi travolgere dalla lezione di zumba e non poterne più fare a meno.
Questo tipo di fitness si tiene quasi sempre in palestra ma c’è una buona notizia: si tratta del corso più gettonato anche dalle pigre per professione e da chi non è in buona forma da un po’ di tempo.
A farla da padrone sono la musica e le coreografie trascinanti, che amerete molto se vi piace lo spirito comunitario da “villaggio turistico“. Spieghiamoci meglio: se in vacanza riuscite a farvi sollevare dal lettino dagli istruttori di fitness, un corso di zumba è la continuazione ideale del clima vacanziero per restare in forma in città.
Sarete anche sollevate da ogni responsabilità sulla costanza nella frequenza poiché questa dipenderà dalla bravura dell’istruttore-animatore nel coinvolgervi in questo divertente e tonificante ballo di gruppo.

Seducente e snellente, cosa desiderare di più?
La danza del ventre non è uno sport, bensì un’arte. Quindi, è vivamente consigliato praticare un corso di belly dance presso una scuola di danza oppure un’associazione culturale.
Perché la danza del ventre è una vera e propria forma di comunicazione non verbale che saprà coinvolgevi al punto di non riuscire più a rinunciare alla vostra sessione di “oscillazioni” settimanale.
Il plus di questa disciplina è che tonifica ventre e fianchi senza dover sudare con addominali e torsioni. Inoltre, si tratta di una danza che mette al centro la donna, con tutto il suo carico di femminilità.
E, attenzione, non stiamo parlando della femminilità “occidentale” androgina e ispirata alle top, bensì di un’esaltazione del corpo morbido e sinuoso.
La “pancetta” un po’ sporgente diventa quindi addirittura un punto di forza e il fatto di praticare insieme ad altre donne, genera spirito di condivisione, rassicurando le più timide e insicure.