Sempre più italiani vivono in un costante stato di ansia e paura e presentano in molti casi disturbi come attacchi di panico e psicosi sociale.
La causa? I media, in particolare TV e internet, che divulgano le notizie utilizzando troppo spesso toni allarmisti.
“Aumentano le persone con disturbi di paura. Responsabili anche Tg e Internet dai quali arrivano quotidianamente minacce e allarmi. Così si mina la stabilità psicologica delle persone” afferma Paola Vinciguerra, psicologa, psicoterapeuta, Presidente dell’Eurodap, Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico.
La preoccupazione degli psicologi è causata dai risultati di un test on line proposto dalla stessa Eurodap, al quale hanno risposto 600 persone.
“Il 70% dei partecipanti al test” afferma Vinciguerra “Ha dichiarato di vivere in costante allarme e vede il mondo come un posto insidioso. Teme inoltre di perdere all’improvviso tutto ciò che possiede e ha paura che un qualcosa di terribile sconvolga la sua realtà”.
Non solo però guerre e disastri naturali ci mettono in ansia. Tra le paure più diffuse ci sono la perdita dei propri cari, la comparsa di un tumore, la perdita del lavoro.
Spiega più dettagliatamente Vinciguerra “Questa sensazione di precarietà e di minaccia che ci avvolge insistentemente e lentamente è data anche dalle notizie di omicidi, di terrorismo, di crisi economica e di Governo che ci vengono proposte ogni giorno dai media. Ogni telegiornale ed ogni trasmissione ci parla comunicandoci che siamo in pericolo. La risposta istintiva è sicuramente di contrazione, diventiamo guardinghi, tesi, malfidati, cerchiamo di tenere tutto sotto controllo. Tutto ciò provoca dei danni al nostro fisico e alla nostra psiche: insonnia, cefalee, gastriti, ansia. Non si deve considerare questo tipo di risposte come normali e quindi passeggere. Bisogna, invece, intervenire per gestire lo stress e per evitare poi di ammalarci”.
Come fare quindi a non farsi prendere dalla psicosi collettiva?
L’esperta suggerisce alcuni accorgimenti: “Facciamo attenzione al nostro modo di pensare. Quando ci sentiamo minacciati il nostro pensiero è stimolato ad organizzarsi sull’evento allarmante creando ipotesi negative, in questo modo ogni tentativo di tranquillizzarci si tradurrà in un aumento dell’allarme stesso. Impariamo quindi a produrre ipotesi positive. Se ci concentriamo, le possiamo trovare e tutto apparirà meno minaccioso”.
Uno dei modi più facili per ristabilire le emozioni e favorire il riposo notturno è dedicarsi qualche minuto alle pratiche di rilassamento, da attuare prima di coricarsi: mettiamoci supini, concentriamo l’attenzione sul nostro respiro lungo e lento. Pensiamo a qualche evento positivo accaduto nella nostra vita, lasciamoci andare nella serenità e la dolcezza di quel ricordo mentre continuiamo a respirare lentamente fino ad addormentarci.
Nei momenti di tensione è anche importante scaricare il nostro corpo con l’attività fisica. Una corsa o una camminata veloce in un parco possono essere altrettanto utili a riscoprire la bellezza di ogni momento, abbandonando l’abitudine del creare proiezioni di un futuro tanto buio quando poco probabilmente realizzabile.
Non farti prendere dal panico
Il futuro prospettato da notiziari su tv e web è molto poco roseo, ma è meglio essere positivi per scongiurare stress e attacchi di panico
09.11.2010
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