Per quanto possa sembrare banale e prosaica, in realtà la stipsi può nascondere varie patologie organiche. Ma esiste anche una stipsi funzionale che non deve destare preoccupazioni.
Partiamo pertanto dalla definizione di normale evacuazione. Comunemente si pensa che ognuno di noi debba evacuare tutti i giorni, e ci si ostina quindi nel pretendere di essere regolari. Se per caso un giorno ciò non dovesse accadere, lo si considera un problema, arrivando a farne una malattia. Ebbene, niente panico: per fortuna, non è così. Una leggera stitichezza è del tutto normale, visto che la regolarità dell’intestino prevede 2-3 evacuazioni alla settimana senza sforzo con feci di forma e colore normale.
Quando invece le evacuazioni cominciano e essere difficoltose, con eccessivo sforzo e con minor frequenza allora si parla di stipsi. Persino la forma delle feci cambia, diventando più piccole e secche.
Ognuno di noi ha un caratteristico e del tutto personale orologio biologico. Chi è stitico non è necessariamente malato: può semplicemente avere un disturbo funzionale che va aiutato, cioè un intestino “pigro”.
Come aiutiamo il nostro intestino e come combattere la stitichezza? Con questi semplici accorgimenti:
– Bere acqua, almeno 2 litri al giorno;
– Prediligere le verdure a fibra lunga, oltre alla frutta;
– Limitare la carne a 2 volte alla settimana, osservando una dieta povera di grassi;
– Praticare regolare attività fisica: è sicuramente di buon ausilio per mettere in moto il nostro intestino.
– Nei casi più ostinati esistono lassativi non irritanti, cioè che non irritano la mucosa intestinale e che possono agevolare il transito. Si tratta di fibre sintetiche che è bene farsi prescrivere dal medico.
– Evitare di ricorrere alle cure fai da te o, peggio, ai rimedi consigliati da amici.
Se una persona lamenta stipsi da anni, non c’è da preoccuparsi, perchè è un fatto funzionale.
Nel caso in cui invece compaia una stitichezza improvvisa, in particolare dopo i 40 anni, e che duri per un periodo superiore al mese, bisogna recarsi dal medico, il quale indagherà se sarà il caso di prescrivere accertamenti per individuare un’eventuale causa organica. Gli esami per accertare o escludere alcune diagnosi patologiche dell’intestino, sono: SOF (Sangue Occulto nelle Feci) e colonscopia.