Lei le montagne le ha dietro casa. Daniela Gilardi in dieci minuti si catapulta dalla routine dell’ufficio al silenzio mistico delle Grigne, le vette a picco sul lago di Lecco. Così ha esplorato tutti gli angoli delle sue cime, prima camminando, zaino in spalla e scarponi ai piedi, poi correndo. «Amo il trekking in qualsiasi forma: che sia quella contemplativa del classico andar per monti, o quella agonistica dello skyrunning, la corsa del cielo» spiega Daniela, che va su e giù per i passi alpini da quando era bambina. La sua è una passione totale, divorante.
Ma sono moltissime le donne che amano il trekking puro.
Per loro le aziende sfornano ogni anno prodotti ad hoc, sempre più leggeri, che Daniela in parte usa nelle sue imprese.
«L’ultima novità sono scarpe che pesano come un modello da running, sotto i 300 grammi e con la calzata specifica per la donna, che ha il polpaccio più spesso e le leve più corte » spiega Daniela.
«Anche l’abbigliamento è su misura: le giacche sono extra light, impalpabili e tagliate sul profilo del corpo femminile. Per le più coraggiose, dedite a trekking impegnativi, ne è stata realizzata una che agevola l’escursione dell’articolazione della spalla, molto più ampia nelle donne. Le maglie più nuove, poi, hanno una costruzione presa in prestito dal fitness: sulla schiena sono dotate di bande elastiche per sostenere i muscoli e facilitare lo smaltimento dell’acido lattico. E poi ora le donne hanno zaini tutti per loro: leggeri, con spallacci super imbottiti e in un tessuto a rete, che aiuta la traspirazione».