L’importanza di lavare le mani
Lavare le mani, ma soprattutto lavarle bene, è uno dei gesti di igiene più importanti e fondamentali che possano esistere
Sin da bambini, uno dei primi mantra che viene ripetuto infinite volte dai genitori è “Lavati le mani!“. Si tratta di un’azione semplice, quasi banale ma che riveste un’importanza cruciale a livello di prevenzione. È lavandosi le mani, infatti, che si tengono lontani dall’organismo virus e batteri anche molto aggressivi. Ma conta anche lavare le mani nel modo corretto, per tutto il tempo necessario e senza essere frettolosi.
Oggi, esiste addirittura la Giornata Internazionale per l’Igiene delle mani (5 maggio), organizzata e promossa dal Global-Public Private Partnership for Handwashing, di cui fa parte anche l’UNICEF. Questa giornata nasce con l’intento di sensibilizzare il personale ospedaliero riguardo l’enorme importanza di una corretta igiene delle mani. Infatti, secondo quanto riportato dai dati dell’European Centre for Disease Prevention and Control, sono più di quattro milioni i pazienti colpiti da infezioni ospedaliere collegate all’assistenza.
Le regole per lavare bene le mani
Ma lavarsi bene le mani non è importante solo all’interno delle strutture sanitarie e non è un obbligo soltanto per chi pratica assistenza: lavare bene le mani è fondamentale per tutti, a partire dall’infanzia. Tanto che possiamo parlare di vere e proprie regole in merito (fonte Humanitas). Lavarsi correttamente le mani, infatti, diminuisce del 40% la possibilità di contrarre infezioni.
Particolarmente importante è lavare le mani in luoghi affollati e di passaggio come gli aereoporti o le stazioni. Ma in realtà sono molte le situazioni in cui diventa necessario lavare le mani.
Quando bisogna lavarsi le mani?
Abbiamo visto che le mani sono la parte del corpo che più facilmente può veicolare virus e batteri. Per questo i casi in cui è necessario lavare la mani sono principalmente due: prima di usarle per toccare mucose o parti delicate del corpo (bocca, occhi), e dopo che sono venute in contatto con superfici che sappiamo essere per certo portatrici di batteri e virus.
Andiamo quindi a vedere nel dettaglio tutte le situazioni in cui dobbiamo lavarci le mani:
- Prima di toccare il cibo, quindi prima di cucinarlo e, ovviamente, prima di mangiare.
- Dopo aver lavorato e maneggiato cibi crudi come la carne o il pesce.
- Dopo la permanenza in luoghi affollati e pubblici (bar, mezzi di trasporto, aereoporti, stazioni)
- Prima e dopo essere andati in bagno
- Prima di toccarsi gli occhi (per mettere le lenti a contatto o per truccarsi, ad esempio).
- Prima e dopo aver cambiato il pannolino al bambino
- Quando si effettuano medicazioni di qualsiasi tipo.
- Dopo aver accarezzato e coccolato gli animali domestici.
Cosa usare per lavarsi le mani
Per lavarsi le mani, non basta passarle sotto l’acqua corrente e strofinare. Parrebbe un’osservazione scontata ma sono ancora moltissime le persone che pensano che tutto ciò possa esser sufficiente. È bene, dunque, ricordare che un rapido risciacquo delle mani non elimina germi e batteri: solo con l’uso del sapone si igienizzano le mani (o, perlomeno, si diminuisce sensibilmente la quantità di batteri presente).
Se ci si trova fuori casa, è bene tenere sempre a portata di mano gel o soluzioni alcoliche, dall’azione antibatterica. Questo tipo di prodotto ha le dimensioni ideali per poter essere trasportato in borsa, se non addirittura in tasca. E, sulla confezione, è indicato l’uso corretto della soluzione: di norma, il gel va massaggiato sulle mani per almeno 30 secondi.
Come lavare le mani
Probabilmente sei convinta di lavare le mani nel modo giusto, ma forse non è esattamente così.
Per lavare correttamente le mani, è necessario seguire un certo procedimento e insegnarlo ai bambini, sin da piccolissimi. Secondo le linee guida di Humanitas, è bene fare attenzione a lavare non solo i palmi delle mani, ma anche il dorso e lo spazio tra le dita senza dimenticare i pollici e le unghie. Ogni operazione dovrebbe durare almeno 30 secondi per essere efficace.
Il Ministero della Salute ha diffuso un opuscolo che spiega come lavare le mani in maniera corretta e dettagliata. Ecco quali sono tutti i passaggi indicati dal Ministero della Salute Italiano:
- Bagnare le mani con l’acqua
- Prendere il sapone in quantità sufficiente a coprire le mani
- Strofina i palmi delle mani l’uno contro l’altro
- Strofina il palmo destro sul dorso dell’altra mano intrecciando le dita, e ripeti invertendo le mani
- Friziona il dorso delle dita contro il palmo dell’altra mano tenendo le dita strette (e viceversa)
- Intreccia le dita con le mani palmo contro palmo e fiziona
- Stringi nel palmo della mano destra il pollice sinistro e friziona, e ripeti invertendo le mani
- Strofina la punta delle dita nel palmo dell’altra mano
- Lava anche i polsi, cingendoli con la mano e ruotando avanti e indietro
- Sciacqua bene le mani e i polsi dal sapone.
Infine, è cruciale asciugarsi perfettamente le mani poiché l’umidità contribuisce alla proliferazione dei batteri.
Con cosa asciugarsi le mani? Il metodo migliore è utilizzare una salvietta monouso, e utilizzare la salvietta anche per chiudere i rubinetti dei lavabi pubblici: un contatto finale con le manopole, toccate da una moltitudine di altre persone, vanificherebbe tutto il lavoro fatto.
Se ti lavi le mani con un gel antibatterico puoi ripetere gli stessi passaggi indicati sopra per il lavaggio con acqua e sapone.
Quanto a lungo bisogna lavare le mani?
Concludiamo con un’altra informazione fondamentale spesso sottovalutata, vale a dire il tempo necessario a lavare bene le mani. Per lavare le mani non bastano pochi secondi (soprattutto se si seguono tutti i passaggi spiegati sopra). Il lavaggio delle mani con acqua e sapone deve durare un minimo di 30 secondi, anche se la tempistica ottimale è di 60 secondi.
Se invece ti lavi con il gel antibatterico bastano 30 secondi.