Meditazione: cosa significa
La meditazione, che in lingua latina si riferisce a meditatio, riflessione, presenta differenze sensibili a seconda della scuola o il gruppo religioso cui le diverse pratiche si riferiscono.
Tuttavia, nonostante ogni tradizione presenti le sue variabili, le tecniche di meditazione collocano l’attenzione verso tre aspetti possibili: il suono, la forma, il colore.
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Esistono numerosi tipi di meditazione: nella sua storia l’azione del meditare annovera maestri importanti e discipline che hanno incontrato un diverso svolgimento a seconda del luogo in cui si sono venute a creare. L’elemento comune che identifica la definizione di meditazione è l’osservazione.
Quando si medita impariamo a utilizzare la mente in modo diverso da quanto facciamo solitamente. Tutto qui: non c’è nessun prodigio pirotecnico, ma semplicemente un mare, quello del nostro inconscio, in cui smettiamo un attimo di nuotare per osservare le sue onde dalla riva, seduti, placando il moto in cui siamo costantemente immersi.
Come respirare nella meditazione
La tecnica di respirazione è fondamentale nella meditazione. Innanzitutto impara a respirare profondamente. Ascolta il battito del tuo cuore che si regolarizza, senti l’aria che riempie le cavità della pancia e arriva ai polmoni. Immagina l’ossigeno che si propaga nel circolo sanguigno, arrivando in ogni parte, dai piedi alle mani. Senti la cassa toracica che si alza. Puoi percepire questa corrente salvifica di aria che passa in gola e, come un vento fresco, attraversa la testa da un orecchio all’altro.
La meditazione Vipassana, il cui termine significa “vedere le cose come sono realmente“, è nata in India oltre 2500 anni fa. Questa tecnica, tra le più antiche e seguite, prevede la respirazione come centro della pratica meditativa: si respira, visualizzando l’aria che entra ed esce dalle narici in un moto continuo e regolare. Una marea che riempie e svuota il nostro organismo in un ritmo costante, che è il motore della vita.
La connessione con se stessi
Il centro della meditazione è saper trovare la chiave della connessione con se stessi. Ma come si fa ad avere accesso alla parte più profonda di noi?
Quando respiri, segui l’alternarsi dei cicli di inspirazione e espirazione. Esercitati a percepire le evoluzioni di ogni parte dell’organismo, le sensazioni che cambiano. Battito dopo battito, immagina lo spazio del tuo cuore: un territorio immenso, accogliente come una vallata piena di luce. Un territorio sicuro dove trovano posto i tuoi cari, i desideri che nutri dall’infanzia, l’amore per te stessa. Qui passato, presente e futuro si intrecciano in un cielo senza definizioni spazio-temporali.
Se anche tu sei convinta che meditare significhi avere una mente sgombra da qualsiasi pensiero, sappi che ti stai sbagliando. Prova a pensarla così: quando decidi di metterti a dieta, all’istante inizi a pensare alla lunga lista di delizie che vorresti divorare proprio in quel momento. Ti è mai capitato?
Non focalizzare l’attenzione sui pensieri o sul tentativo di essere concentrata in modo assoluto. Non c’è alcun premio in palio, né ricompensa finale.
Nella meditazione si tratta semplicemente di osservare se stessi e il proprio respiro, come se tu potessi guardarti dall’esterno. Lascia che i pensieri si affaccino alla tua mente per poi andare oltre; guardali, come da lontano, senza soffermarti. Ti accorgi di essere immersa in un’idea o nel rimuginare della mente? Ti capiterà certamente: appena te ne accorgi, riporta la tua concentrazione sul respiro, visualizzando l’aria che entra e esce dalle narici.
I benefici della meditazione
– Aiuta e liberare emozioni e sentimenti
Giorno dopo giorno, praticando la meditazione ti accorgerai che tenderanno ad salire sulla superficie della coscienza le emozioni più nascoste, i sentimenti che spesso tendiamo a nascondere nell’ombra. Frustrazione, rabbia, sensi di colpa: per liberartene hai bisogno di esprimerli.
– Riduce la paura
Guarda in faccia le tue paure, senza timore di sentirti debole o incapace. Perché solo affrontando le nostre più intime, possiamo uscire dal tunnel dell’ansia e trasformare il negativo in un’opportunità di crescita.
– Abbassa i livelli di stress
Ora che hai visto ciò che ti crea angoscia, impara a ridimensionare i motivi di stress con un piccolo esercizio: visualizza le persone e le situazioni che ti fanno stare male, sempre più piccole. Pensa alla gigantografia che stanno occupando nella tua vita e inizia a immaginarle sempre più piccole. Inconsciamente ti servirà a sdrammatizzare il loro ruolo anche nella vita di tutti i giorni e sgonfiarne l’eccessiva importanza che finora hai loro attribuito. Vuoi un consiglio? Tieni nota delle evoluzioni delle tue considerazioni su te stessa e il mondo, sulle consapevolezze raggiunte e le riflessioni: un diario è un ottimo strumento per fare ordine e indagare nelle trame di noi stessi.
– Rende la mente serena e libera
Numerosi studi hanno evidenziato che meditare presenta una diretta influenza sulle aree cerebrali collegate a memoria, empatia e stress: secondo uno studio effettuato dai ricercatori del Massachusetts General Hospital, si riscontrano cambiamenti a livello neuronale, in particolare riguardo consapevolezza e stress, ad appena 8 settimane dall’inizio della pratica. La meditazione fa bene al cervello. E incide in maniera positiva sul benessere psicofisico e sul modo di vivere gli eventi della nostra esistenza.
Come iniziare a meditare
Se desideri iniziare a meditare:
1. Scegli un posto tranquillo, dove nessuno ti disturberà.
2. Vestiti con abiti comodi: se lo desideri puoi puntare un timer con un suono che, trascorso un certo lasso di tempo, ti avvisi, oppure scegliere una musica il cui termine segnerà la fine della seduta.
3. Respira. Il respiro profondo è il cuore della meditazione: l’azione del respirare è il fondamento della vita, aiuta nei momenti di stress grazie all’immissione di ossigeno nel nostro organismo; è importante nel sesso tanto che la respirazione tantrica è un nucleo imprescindibile nelle pratiche yoga e sollecita le emozioni positive.
4. Puoi mettere un cd e seguire una musica che ti dia ispirazione,
5. Oppure visualizzare un colore piuttosto che una forma, che siano per te di ispirazione e riflessione.
Naturalmente esistono numerose altre modalità, perché, a prescindere da ciò che si sceglie come tecnica, è la consapevolezza ad essere importante. Ovvero i processi che accadono nella nostra mente, completamente differenti rispetto la logica dell’agire quotidiano.
6. Puoi abbinare la meditazione a percorsi di yoga, di cui esistono numerose varianti e scuole, o discipline come Karate, Judo, Qi Gong, Thai Chi Chuan, i quali lavorano sull’utilizzo dell’energia interna per un movimento che si organizza in posizioni diverse del corpo, con una ricerca intesa a ricreare equilibrio e armonia. Spesso si confondono meditazione e pratiche yoga, tuttavia esse sono differenti.
7. Puoi provare a meditare passeggiando. Quando cammini, inizia a prestare attenzione alle tue singole azioni: sii consapevole dei passi che si alternano, del respiro che cadenza l’andare; respira il mondo attorno a te. Prendendo esempio dalle meditazioni camminate dei monaci zen, possiamo adattare questo processo antico al nostro stile di vita attuale.
Meditare, che sia in un parco per un quarto d’ora di buon passo, magari in pausa pranzo, o nel tempo di un viaggio in metropolitana, piuttosto che in fila al supermercato, può diventare una vera e propria pratica di consapevolezza, in cui recuperare la connessione con noi stessi e godere del momento presente osservando noi stessi, attori e spettatori del teatro dell’esistere.