L’indipendenza è una conquista per essere felici
Vale per i bambini, ma anche per gli adulti: l’indipendenza è una conquista sulla stra della felicità e si impara giorno dopo giorno, con il coraggio di chi sa lasciar andare, un gesto difficile che possiamo imparare osando la leggerezza, da piccoli e da grandi.
Sono gli errori che ci insegnano a crescere: parti da qui, smetti di colpevolizzare te stessa e gli altri. Adotta un’altra modalità con cui affrontare gli eventi. Davanti ad ogni difficoltà inizia a chiederti quale lezione puoi imparare.
Come conquistare l’indipendenza quindi, ma soprattutto cosa vuol dire essere indipendenti:
È saper ascoltare il cuore
Dimentica ciò che ti hanno sempre detto su cosa si deve fare, come comportarsi, quali parole e gesti usare: viviamo pieni di aspettative, invece recuperare la genuinità dell’essere spontanei è come respirare all’improvviso una boccata d’aria fresca. Ha un effetto dirompente e rompe le convenzioni.
Attenzione, questo vale anche per i più piccoli: non significa educare senza regole, ma trasmettere la consapevolezza che anche le buone maniere nascono da ciò che viene dal cuore con autenticità.
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È poter scegliere e accettare i rischi
Hai mai assistito al miracolo improvviso dei primi passi di un bambino? È lui a sollevarsi e anche i pediatri raccomandano che per educare un bambino all’indipendenza è necessario accompagnarlo con delicatezza, lasciarlo libero di provare da solo a fare le cose. Nel prezioso momento in cui un bimbo inizia a camminare basta un dito per aiutarlo nell’equilibrio, non serve forzarlo.
Da adulti, saper affrontare la vita significa assumersi le proprie responsabilità, accettare di prendere un rischio: è questa la vera libertà. Abbi il coraggio di scegliere la tua strada. Quando si cammina da soli a volte capita di cadere, ma senza cicatrici e senza il coraggio di rialzarsi non si diventa grandi.
È essere responsabili della propria vita
Quante volte spendi tempo ed energie per migliorare la vita di chi ami? Siediti e incrocia le braccia, è ora di imparare ad ascoltare. È a fin di bene che si cerca di consigliare un figlio, dare una mano alle persone con cui condividiamo la vita o imporre la nostra visione ai familiari, magari fratelli con idee differenti o i genitori anziani e in certe situazioni, specialmente con gli adolescenti, stare zitti diventa quasi impossibile. Eppure aiutare davvero è possibile solo nel momento in cui accettiamo che l’altro abbia idee, comportamenti e ritmi diversi da noi.
Ognuno di noi ha le sue modalità e un suo approccio all’esistenza: cercare di tenere tutti e tutto sotto controllo non farà altro che renderti ancora più stanca e logorata dai problemi. Prova ad ascoltare chi ti circonda: potrebbe accadere che la soluzione di un problema sia già a portata di mano. Percorri la tua strada e, pur consigliando e assicurando la tua presenza, lascia che le persone che ami facciano lo stesso: ognuno di noi ha la responsabilità della sua vita.
È avere il coraggio di ascoltarsi
Aiutare un bambino a essere indipendente significa gioire dei suoi progressi mentre lo guardiamo imparare a mangiare, vestirsi da solo, usare il vasino, fare amicizia. Da adolescenti la libertà diventa scoperta, ebbrezza, ma anche senso del dovere, capacità critica, valutazione del mondo.
E da adulti? Spesso il percorso è ancora lungo, perché possiamo diventare grandi senza aver imparato che possiamo farcela da soli e trovare energia nelle nostre risorse. Guarda con onestà i limiti che tu stessa ti poni. Educa te stessa a non accontentarsi, fatti domande, non smettere di ascoltare il tuo cuore e chiederti se sei davvero felice: non aver paura delle risposte.
Insegui la tua strada e inizia a concederti la possibilità di immaginare ciò che vuoi essere: non adattarti a ciò che ti rende infelice. Riprendere la propria vita in mano è un atto di coraggio quotidiano.