“Conoscenza per una lunga vita”: suona così il senso dietro la parola Ayurveda, che in sanscrito appare composta da ayur, longevità, e veda, conoscenza rivelata.

Filosofia e antico complesso di pratiche, la sua origine si perde nel mito. È il trattato Caraka Samhita, che al suo interno contiene oltre cinquecento rimedi medicinali, a parlare per la prima volta della medicina ayurvedica. L’opera, compilata durante il regno dell’imperatore Kanishka, intorno al 227, racconta che l’Ayurveda venne donata al mondo da Brahma, creatore dell’universo.

Dalla pratica del massaggio all’alimentazione, questa tradizione antichissima costituisce il cuore di una filosofia millenaria, in grado di cambiare il modo in cui affrontiamo la vita, ridurre lo stress e dare una svolta alla relazione corpo-mente.

Chakra

La traduzione dal sanscrito si riferisce alla figura geometrica del cerchio e indica il termine “ruota” o “disco”. In India, la tradizione della disciplina yoga, che a sua volta si riferisce ad antichi testi tantrici, parla di chakra come punti di energia situati nel corpo. Essi vengono spesso rappresentati con la bellezza del fiore di loto che nasce nel fango e si innalza, alto, superando le miserie umane, in grado di contenere potenzialità pronte a sbocciare.

Tradizionalmente l’energia viene rappresentata come un serpente addormentato alla base della spina dorsale: il suo risveglio è la coscienza che diventa consapevolezza di noi stessi, cambiamento, passione vitale.

Ben più numerosi dei sette generalmente noti, i chakra sono situati in diverse aree del corpo, dalla pancia alle mani. Essi esprimono come ci sentiamo. La rappresentazione di questa potente energia vitale (dosha) che cambia costantemente oggi torna a far riflettere, perché presenta interessanti aspetti in comune con le nuove ricerche nell’ambito della fisica quantistica.

Costituzione corporea

Secondo l’Ayurveda, l’energia vitale, dosha, si esprime determinando caratteristiche diverse. Esistono tre modelli di costituzione corporea, a cui corrispondono altrettanti principi. A quale tipologia appartieni?

  • Vata, principi di aria e movimento, spesso identifica persone molto attive e che, per questo, rischiano di trascurare il necessario riposo. Se sei Vata sei magra, con il corpo sottile e la pelle secca, sei dinamica ma se non ti senti in forma ti fai prendere dallo stress. Prova a mettere nel latte caldo una manciata di frutta secca: grazie al contenuto di antiossidanti, contribuirà a proteggerti.
  • Pitta, fuoco e aria, dal punto di vista personale è correlato con la comprensione di emozioni come la rabbia. Se sei Pitta hai un fisico forte, di media corporatura e sei muscolosa; in più, quando non hai la tua giusta energia, tendi ad infiammarti facilmente. Per te, l’ideale sono yogurt e cereali abbinati ad una spremuta d’arancia: così tieni a bada l’irascibilità.
  • Kapha, terra e acqua, rappresenta la materia e sul piano emozionale può essere legato all’attaccamento. Se sei Kapha sei rotondina e freddolosa, e nei momenti critici tendi ad ingrassare. Evita i latticini, che aumentano la ritenzione idrica. Per te, meglio un tè caldo allo zenzero, per darti la carica.

Capire la propria categoria di appartenenza non è immediato, perché necessita di un test in grado di valutare epidermide, forma del viso, arti inferiori e superiori, torace. Un bravo specialista saprà guidarti in questo affascinante percorso, utile per dimagrire in modo naturale, migliorare la pelle, abbassare i livelli di stress e vivere in accordo con il proprio metabolismo.

Filosofia ayurvedica

Siamo fatti di acqua per oltre il 90%: il corpo umano è un conduttore di elettricità. Rispetto al passato oggi sappiamo che le emozioni che sperimentiamo hanno conseguenze dirette sui livelli di endorfine, pressione sanguigna, risposta cerebrale in termini di stress o felicità.

Siamo un laboratorio chimico in costante evoluzione: risolvere eventuali squilibri e mantenere il sistema in equilibrio significa imparare ad ascoltare i bisogni del nostro corpo, avere cura di sé, essere aperti al cambiamento.

Ci nutriamo per sopravvivere e al tempo stesso il cibo costituisce un nutrimento simbolico in grado di influenzare il nostro rapporto con il mondo e le emozioni, ecco perché l’alimentazione assume un’importanza centrale all’interno della medicina ayurvedica.

Ayurveda e alimentazione

Nell’Ayurveda, il cibo ha una considerazione speciale: le regole quotidiane sulla dieta variano a seconda dell’appartenenza alla costituzione Vata, Pitta, o Kapha, le quali determinano la tipologia di cibi e cotture più adatte ad un certo metabolismo.

Sei i gusti fondamentali: amaro, salato, piccante, astringente, dolce, agrodolce. L’equilibrio ideale è che essi siano tutti presenti, in proporzioni diverse, in ciascun pasto. Una medicina naturale da trasformare in abitudine di vita.

Ayurveda fai da te: il Golden Milk

Hai mai sperimentato il Golden Milk? Questo antico rimedio venne consigliato dal maestro Yogi Bajhan ai discepoli per dare sollievo alle articolazioni e favorire l’elasticità.

Grazie alle sue proprietà, è una bevanda detox in grado di purificare l’organismo e può diventare un’efficace cura naturale da effettuare periodicamente.

Preparare il Golden Milk a casa è facile: servono curcuma, latte vegetale, olio e miele. Spezie come la curcuma appaiono di frequente nell’Ayurveda perché aiutano ad aumentare l’energia vitale e la resistenza alle malattie, abbassano le infezioni e favoriscono l’eliminazione delle impurità.

Come emerge dagli studi, le spezie presentano importanti benefici e stimolano il sistema immunitario, migliorando la salute di cuore, arterie e cervello.

Massaggi e meditazione

La medicina ayurvedica, infine, associa i rimedi naturali a base di erbe a tecniche come meditazione e controllo della respirazione. Risulta efficace nel miglioramento delle malattie psicosomatiche, mal di testa, insonnia, ansia, disturbi gastrointestinali e della pelle.

Conosci il massaggio shirodhara? Durante questo trattamento, un filo di olio caldo viene fatto colare al centro della fronte. Attraverso un foro nel dhara patra, il caratteristico recipiente sospeso, il liquido cade sulla fronte, dal centro alle tempie, in un movimento oscillatorio dall’effetto ipnotico. Il profondo stato di rilassamento raggiunto durante i massaggi rende le pratiche dell’Ayurveda una modalità in grado di agire su mente e corpo.

Svuotare la mente, sentirsi leggeri e ritrovare elasticità, ecco la lezione: la chiave per un organismo che funziona, una ricetta anti-età per invecchiare con il sorriso, ricchi di energie e forza vitale.