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Imparare a affrontare la vita con il sorriso sulle labbra
di Maddalena De Bernardi
21.04.2015
A RIDERE SI IMPARA
È vero, la vita non è mai facile. Spesso sono le persone in apparenza più felici a nascondere le cicatrici dolorose dell'esistenza. Combatti ogni giorno contro tutti, spesso ti senti nella più completa solitudine e incapacità di adeguarti: non possiamo cambiare questa lotta per la sopravvivenza che è parte dell'esperienza umana, ma possiamo scegliere di fermarci, quando possibile, fare un respiro lungo come la voglia di urlare e... liberare una risata! Dal 1998 durante la prima domenica di maggio si celebra la Giornata mondiale della risata, creata da Madan Kataria, fondatore dello Yoga della risata. Come ci ha spiegato Cinzia Mantovani, life coach e leader certificata di yoga della risata, a sorridere dei guai si impara: non è questione di carattere, come spesso si pensa, bensì un'abilità che nasce da una profonda consapevolezza.
TU COME RIDI?
Quando ridiamo i muscoli coinvolti sono moltissimi. Attenzione, però: ridere non è uguale per tutti, perché dipende dal codice culturale della società da cui si proviene, per questo le espressioni di allegria e felicità possono essere così diverse da una parte all’altra del mondo. «Diversi studi hanno provato che i benefici sull’organismo si verificano anche quando una risata è indotta» spiega Cinzia Mantovani, che lavora come life coach a Castello d’Argile, in provincia di Bologna. L’idea su cui si fonda lo yoga della risata è proprio questo: imparare a ridere senza motivo. All’inizio avviene in modo meccanico, ma poi… si ride davvero, ecco la scommessa su cui si fonda questa disciplina, che lentamente ci aiuta a cambiare anche il modo in cui affrontiamo la vita.
LO YOGA DELLA RISATA
Come funziona lo yoga della risata? «Si tratta di una tecnica in cui si alternano risate e atti respiratori» chiarisce l’esperta, che aggiunge: «Quando ridiamo le endorfine hanno un’impennata e il livello di benessere dell’organismo cresce. Siamo tutti capaci di ridere, ma a volte quando la vita presenta giornate difficili perdiamo questa capacità». Nel club della risata, il gruppo in cui si incontrano i partecipanti, si crea un’atmosfera ricca di energia, in cui tutti i presenti sperimentano abilità che nel corso dell’esistenza talvolta dimentichiamo. La risata inizialmente è indotta, ma finisce per diventare spontanea e dilagante. Ridere è contagioso, ma viene insegnato anche a farlo da soli, per ripetere questa esperienza anche da soli, nella propria casa.
EFFETTO BENESSERE
Secondo le indagini diffuse dal College of Cardiology di Orlando, in Florida, sorridere ha effetti positivi sulla circolazione sanguigna e aiuta a dimagrire. Presso l’università austriaca di Graz, gli psicologi Ilona Papousek e Günter Schulter, hanno sperimentato un esercizio di riabilitazione post ictus basato sul sorriso: ridere per 15 minuti ogni giorno rilassa i muscoli, è un toccasana per l’umore e aiuta a combattere l’ansia.
RIDERE, RIDERE, RIDERE
Secondo alcune stime i bambini ridono da 300 a 400 volte al giorno. Gli adulti? Abitualmente non superano la ventina. Lo facciamo poco, ma ridere è una cosa serie. Grazie a una risata è possibile abbassare i livelli di stress, migliorare l’autostima e aiutare il rilassamento, sia a livello fisico, sia sul piano mentale. Quando ci dimentichiamo di prendere le cose con leggerezza l’eccessiva serietà ha effetti anche sul corpo: si diventa più rigidi e questo blocco, che corrisponde anche a una tensione muscolare, può influire su mal di testa, nervosismo, stress.
CAMBIA ATTEGGIAMENTO
Guardarsi negli occhi e sorridere: al proprio compagno di viaggio e di vita, al prossimo sconosciuto che attraversa la strada o il vicino di casa. Sorridere è una scelta e coinvolge l’altro in maniera profonda, ecco perché un semplice sorriso che viene dal cuore è capace di cambiare l’umore di una giornata. Ridere per cambiare gli altri… e anche noi stessi. Di fronte alla solita situazione che scuote i nervi possiamo arrabbiarci oppure scegliere di affrontare la questione in modo diverso. Come suggerisce Cinzia Mantovani, l’obiettivo è imparare a prendersi tempo per ridere di sé e del quotidiano. Se cambiare le cose è impossibile, allora tanto vale iniziare a riderci su e fare di questo sorriso uno strumento per cambiare il nostro atteggiamento nei confronti della vita.
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