Claudio Baglioni dice addio alla musica, ma non prima di un “giro d’onore di 1000 giorni“. Per annunciare il ritiro dalle scene il cantante, oggi 72enne, ha scelto di citare il titolo di uno dei suoi brani più celebri e amati. Perché se “la vita è adesso” (il disco più venduto) allora è giusto godersi anche il finale, rivivere ciò che è stato e concedersi un ultimo viaggio.
L’annuncio di Baglioni
“Terminerò la mia attività entro il 2026, facendo una serie di progetti e mettendoli in atto. Chiamo il mio giro d’onore, vorrei cantare e suonare per 1000 giorni ancora”, ha annunciato a sorpresa Baglioni al Forum di Assago, a poche ore della sua prima data milanese del tour “aTUTTOCUORE” che segna il congedo definitivo del cantante dalle grandi arene indoor. “Mi ricordo ciò che diceva diceva mio padre: dal ring si scende quando si è vincenti – ha aggiunto il cantante -. Temo il giorno della delusione, in cui si diventa un po’ delle macchiette, con le fotografie da restaurare. Non voglio arrivare a quello e ho bisogno di mettere in una cornice le cose che farò”.
Una carriera lunghissima
Sono passati 60 anni da quando, appena tredicenne, Baglioni salì per la prima volta su un palco al concorso di voci nuove di Centocelle, a Roma. Un piccolo festival per aprire una carriera straordinaria tra canzoni d’amore iconiche e album che hanno segnato intere generazioni. “Questa storia dura da un bel po’ di anni. Il mio primo disco è del 1969, ma la mia vita musicale compie 60 anni – ha spiegato -. Ed è stata ogni volta una forma di gara, un’impresa. Sento di aver tagliato il traguardo dei 60 anni e ho deciso di concedermi il giro d’onore, come gli sportivi, e chiudere questa bellissima storia anche umana con tutte le curve, in alto e in basso, che mi ha concesso”.
Milioni di dischi venduti
Circa 60 anni di musica, 60 milioni di copie vendute in tutto il mondo con 12 album registrati dal vivo e 17 in studio. Un altro disco potrebbe arrivare in questi 1000 giorni, ma dopo il ritiro Baglioni ha fatto sapere che non scriverà più canzoni. Per buona pace dei suo fan, “un pubblico di buon gusto” che ha accompagnato la carriera di un artista diventato celebre “senza talent show, in un’epoca in cui si diventava famosi tardi”. Adesso si godrà il suo ultimo tour indoor, “lo spettacolo migliore che sono riuscito a portare nelle arene”, un lavoro che mischia il canto con la danza e i giochi di luce sotto la direzione artistica di Giuliano Peparini.
Il giro d’onore
Dopo il debutto di Pesaro, Baglioni sarà a Milano, Torino, Padova, Bologna, Firenze, Eboli, Livorno e Roma dopo i 15 concerti outdoor cominciati lo scorso settembre: “Tante volte ho pensato sempre al dopo e mai al presente – ha raccontato Baglioni -. Quando si spenge la luce si pensa di non essere più utili a niente. Sul palco agli artisti servono sempre, sotto non servono a nulla. Ma io sento di dovere tanto alle persone che mi hanno accompagnato e mi piacerebbe godermi questo giro“. E comunque, mille giorni “sono un tempo abbastanza lungo per togliermi qualche curiosità – ha concluso -. Gli anglosassoni lo chiamano anche il giro della vittoria…”. Insomma, parafrasando un altro suo grande successo, prima di chiudere il sipario saranno ancora “mille giorni di te e di me“.