Strage a Paderno Dugnano, alle porte di Milano. Un 17enne ha ucciso la madre, il padre e il fratello di soli 12 anni. I carabinieri, chiamati dall’adolescente, hanno trovato i cadaveri tutti nella stessa stanza al primo piano della villetta in cui vivevano. Inizialmente il giovane aveva raccontato di aver ucciso solo il padre, che in precedenza avrebbe ucciso la moglie e il figlio più piccolo, per poi, invece, confessare: «Li ho uccisi tutti io».

La strage di Paderno Dugnano

Il fatto è avvenuto in quella che tutti nel paese hanno definito «una famiglia perfetta», che viveva in un bel quartiere di villette a schiera di mattoni chiari. A Paderno Dugnano, comune dell’hinterland milanese, c’è sgomento e incredulità per la strage familiare. Le vittime sono un costruttore edile di 51 anni, Fabio Chiarioni, la moglie Daniela Albano, 49 anni, e il figlio minore di 12 anni, Lorenzo. La donna era titolare di un negozio di biancheria intima a Cinisello Balsamo e nel 2016 aveva partecipato a una puntata del gameshow di Canale 5 Caduta libera, condotto da Gerry Scotti. Sui social tante foto delle vacanze in barca e in montagna con marito e i due figli. Il 12enne avrebbe dovuto iniziare la terza media della scuola Allende di Paderno, mentre il fratello più la grande la quinta superiore all’Istituto Gadda.

La confessione del 17enne

A dare l’allarme è stato lo stesso adolescente intorno all’una di notte, chiamando il 118 per dire «Venite, ho ucciso mio padre». I soccorritori avevano, così, allertato i carabinieri che lo avevano raggiunto nell’abitazione, dove nella stessa stanza c’erano i corpi degli altri familiari. In un primo momento il 17enne, che non presentava ferite, aveva riferito di aver colpito solo il padre, dopo averlo trovato accovacciato nella cameretta del fratellino con accanto un coltello e la madre con il 12enne morti. Un racconto che da subito non aveva convinto del tutto gli inquirenti, anche se dall’inizio era stata esclusa l’ipotesi di una rapina, considerato anche l’ordine in casa. Nel corso del lungo interrogatorio in caserma, infatti, l’adolescente ha cambiato versione, confessando di essere stato lui a uccidere tutta la famiglia.

L’arresto e l’accusa

I carabinieri di Paderno Dugnano e del Nor della Compagnia di Sesto San Giovanni lo hanno arrestato con l’accusa di omicidio dei propri genitori e del fratello, al termine dell’indagine coordinata e diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Milano e dalla Procura di Monza. L’arma usata per uccidere, trovata in strada appena fuori il cancello, è stata sequestrata. La strage è avvenuta al termine della festicciola organizzata in casa per il compleanno del padre.

Il movente degli omicidi

Agli inquirenti il 17enne ha cercato di spiegare il perché ha deciso di compiere la strage familiare. Il giovane si i sarebbe sentito «un corpo estraneo» e «oppresso». Secondo le dichiarazioni che lui stesso avrebbe rilasciato durante i primi interrogatori, non ha saputo spiegare meglio quello che è scattato nella sua mente, apparendo pentito in più circostanze e inframezzando il suo racconto con scoppi di pianto. Ha parlato anche di un «malessere», per spiegare quel senso di “oppressione”, solitudine ed estraniamento. Un malessere non solo in relazione alla famiglia, ma anche più in generale alla società.