“Ma per piacere!” Ecco cosa dovrebbe rispondere una donna alla domanda: “fingi l’orgasmo?”. Invece, secondo una recente indagine svolta da un team di studiosi britannici della University of Central Lancashire e della University of Leeds su 71 donne dai 18 ai 48 anni, la percentuale delle amanti da Oscar sarebbe addirittura dell’80% e il 25% simulerebbe l’apice del piacere nel 90% delle volte in cui fa l’amore.
In più, gli studiosi, analizzando i vocalizzi delle donne durante il rapporto sessuale, hanno rilevato come quelle che potrebbero sembrare grida di piacere siano spesso una straziante implorazione/incitazione affinché il tutto finisca il più presto possibile. Un panorama piuttosto deprimente se si pensa che il sesso potrebbe e dovrebbe essere un’unione, un gioco, una gioia, di certo non una noia.
Ora: di ricerche sul tema “fingere l’orgasmo” ce ne sono a bizzeffe, di percentuali – spesso discordanti – anche. Nella questione “simulare o non simulare” però non sono i numeri che contano, ma il concetto: fingere l’orgasmo è una cattiva abitudine che le donne dovrebbero perdere in nome di un sesso realmente soddisfacente e all’altezza dei gemiti femminili.
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E non importa se una donna finga l’orgasmo per compiacere il partner, per non deluderlo o ferirlo, per non sollevare un problema che potrebbe aprire una crisi di coppia o perché è troppo stanca o pensierosa, dal momento che gli effetti della pièce sessuale potrebbero essere molto più nocivi, soprattutto a lungo termine.
Quindi, ogni volta che una donna inizia a pensare – sì, a pensare, mentre fa l’amore – di fingere l’orgasmo, forse dovrebbe anche ricordarsi che:
1 – Simulare l’orgasmo vuol dire negarselo da sole, senza dare la possibilità al partner e/o a se stesse di provvedere e di essere davvero soddisfatte.
2 – Ogni orgasmo simulato è uguale a quello precedente e a quello prima ancora e con buona probabilità ad ogni altro orgasmo simulato che si potrà avere nella propria vita: davvero una noia mortale, con cui le donne si sono dimostrate abilissime nel negarsi da sole la possibilità di scoprire la meravigliosa varietà del piacere, in tutte le sue sfumature, in tutte le sue forme e in tutte le sue intensità.
3 – Prima o poi lui scoprirà la finzione: allora sarà molto peggio, molto più doloroso, distruttivo e in un certo senso umiliante che confessare candidamente che questa volta l’orgasmo non è arrivato e dire: “Non sono ancora venuta, ti va di darmi una mano?.”, con un bel sorriso.
4 – Fingendo l’orgasmo si genera un circolo vizioso, per cui ogni volta sarà più facile fingere e più difficile dire la verità o provare piacere, finché non si arriverà a mantenere il segreto così bene da fingere persino con se stesse. Così, lui penserà che non ci sia nessun problema, ma non potrà fare nulla per cercare di risolverlo, e la simulatrice rimarrà sempre insoddisfatta. In questo caso parlare, esplicitanto i propri desideri e suggerendo al partner come realizzarli, potrebbe essere una valida soluzione.
5 – Fingere l’orgasmo vuol dire accontentarsi. Fare sesso non è né un dovere né un’attività ginnica da praticare per soddisfare e/o compiacere il partner, ma un modo per incontrarsi e provare piacere. L’orgasmo non è dovere da adempiere né un bel film, ma un diritto da esercitare. Il bello è che ci sono tantissimi modi per farlo.
E se proprio volete simulare qualcosa, piuttosto che fingere l’orgasmo, avete mai pensato a simulare l’intero rapporto a ritmo di musica? Si chiama Air Sex.