L’orgasmo è una questione su cui non bisognerebbe incallirsi, soprattutto se si considera il fatto che il suo segreto sta sulla punta delle dita. Esatto, sui polpastrelli.
È quanto emerge da una ricerca – pubblicata sul Journal of Sexual Medicine – secondo la quale la sensibilità tattile di una donna sarebbe direttamente collegata alla sua capacità orgasmica.
I ricercatori hanno esaminato 70 donne tra i 18 e 30 anni, misurando con dei microfilamenti appositi la sensibilità della loro pelle. Confrontando queste informazioni con quelle che le ragazze avevano precedentemente fornito riguardo i propri orgasmi, si è dedotto che la sensibilità epidermica giochi una parte importante nella vita sessuale e nella risposta orgasmica femminile.
Così, le donne più sensibili agli stimoli tattili avrebbero più possibilità di avere un orgasmo durante il rapporto sessuale e orgasmi più frequenti, mentre le donne che presentano una minore sensibilità avrebbero di conseguenza una minore abilità nel relazionarsi fisicamente al partner durante il corpo a corpo, e per questo raggiungerebbero l’apice del piacere con più difficoltà e con meno frequenza, avendo, di fatto, una vita sessuale meno appagante.
Non c’è da stupirsi: il tatto è la connessione concreta e intima tra il nostro corpo e il mondo, tra il nostro corpo e altri corpi, tra il corpo e i suoi desideri. Fortunatamente però non c’è neanche da disperarsi se le punte delle nostre dita – a furia di spignattare, pulire, lavorare e accarezzare – non sono sensibili come le vorremmo: il tatto è un senso che si può allenare, un’abilità che si può sviluppare e affinare. Basta fare tanto, tanto esercizio. Basta chiudere gli occhi. Toccare. Sentire. Lasciarsi andare.