Nati alla fine dell’800 per il trattamento dell’isteria, come racconta il film Hysteria, i primi modelli di vibratori erano più simili a strumenti di tortura che di piacere, almeno nelle apparenze. Eppure è proprio grazie a questi primi, rudimentali vibratori che è iniziata la librazione sessuale delle donne, e che oggi possiamo godere di più moderni ed eleganti sex toys, tanto che gli è stato dedicato anche un museo virtuale.
Uno dei primi modelli di vibratore, accompagnato dalla pubblicità che ne elencava i benefici su uno dei tanti cataloghi per corrispondenza dell’epoca.
Secondo le reclame di inizi ‘900 il vibromassaggiatore elettrico era anche utilissimo per contrastare le rughe. L’orgasmo, di sicuro, regala lineamenti distesi.
Come un moderno robot da cucina, anche il vibratore aveva i suoi accessori intercambiabili, per consentire di godere dei benefici di diversi tipi di massaggio.
Doveva essere un congegno pesante e non proprio pratico e discreto, ma questo modello di sex toy vintage poteva essere usato indossandolo su una mano: per avere il controllo della… sensazione!
Ancora lungi dall’essere waterproof e da poter essere usato sotto la doccia, questo modello di vibratore vintage poteva essere usato nella vasca da bagno. Un piacere decisamente rischioso!
Un’altro dei metodi che veniva usato per “guarire le donne dall’isteria” nell’800 era quello di fare lunghe passeggiate a cavallo nei boschi. Poi sono arrivate l’elettricità e il vibratore, e per una piacevole cavalcata bastava un marchingegno casalingo come quello nell’illustrazione.
Uno dei primi, rudimentali, vibratori.
Una piccola collezione di vibratori d’epoca.
Un antico modello di vibratore, davvero da brividi!
Oltre a far bene alla pelle, secondo questa pubblicità il vibratore – qui in un’equivoca versione che riproduce un dito umano – era anche utilissimo per massaggiare… le gengive!
Questo vibratore si chiama Niagara e promette una potente cascata di piacere!