L’arte del flirt: come imparare a sedurre
Cosa ci rende attraenti per un uomo? Quali sono i principi fondamentali della seduzione? Mai sottovalutare la nobile arte del flirtare, per accendere il desiderio , ma anche per riaccenderlo se si è in coppia da tanto tempo. Vediamo i consigli della psicologa Alice Natoli, secondo la quale sedurre e attrarre un uomo dipende tutto (o quasi) da noi stesse e da quanto ci amiamo.
Flirtare è una piccola guerra d’amore, un gioco di cui godere con leggerezza, ma anche un’arte che va sperimentata e consolidata con molto esercizio, se si vuole che le schermaglie tengano vivo il rapporto e la sessualità di coppia.
I presupposti della seduzione
Vediamo insieme quali sono le basi da non dimenticare mai
– Essere indipendenti
Avere degli interessi è ciò che ci rende interessanti e quindi attraenti. “Avere una propria sfera personale da coltivare e condividere con l’altro è fondamentale”, dice Alice, “ma bisogna sempre evitare che questa sfera diventi ingombrante, senza lasciare spazio al partner”.
E si dovrebbero evitare gli eccessi anche dall’altra parte, facendo del partner il centro del nostro mondo perché “una persona indipendente ha desideri, mentre una donna che fa dell’amore o della coppia la propria vita ha solo necessità, che possono diventare opprimenti e spingere l’altro ad allontanarsi”. In altre parole: ti voglio, ma non ho bisogno di te per essere felice.
– Conoscersi e amarsi
Per poterci valorizzare e far sì che anche gli altri si accorgano del nostro valore, occorre conoscersi profondamente e amarsi altrettanto, così da mettere naturalmente in luce i punti di forza e sdrammatizzare sulle proprie debolezze.
“Essere consapevoli della propria identità e unicità, sia caratteriale che fisica”, spiega Alice, “ed essere a proprio agio con se stessi è un ingrediente base della seduzione: bisogna sapere su cosa puntare per lanciare l’esca giusta”, e attrarre l’altro verso di noi. “Soprattutto”, aggiunge, “bisogna imparare ad amare le proprie imperfezioni”: anche quelle sono parte di noi.
5 consigli per flirtare con il tuo lui
Ti serve una mano? Ecco 5 consigli per flirtare con il tuo lui e sedurlo:
- essere intraprendente ma non troppo
- essere una seduttrice non verbale
- essere preda che lascia tracce di sè
- avere autostima
- essere parte attiva del gioco
Sii intraprendente ma lasciati conquistare
Ecco una domanda ricorrente: “Prendere l’iniziativa con un uomo può essere utile?”. Sì, se lui non se ne accorge: infatti, come spiega Alice, “il modello della donna che passivamente aspetta l’arrivo del principe azzurro non è più attuale, mentre una donna intraprendente rischia solo di passare per la panterona di turno e di disorientare l’uomo.
Molto meglio “farsi annusare”, consiglia Alice, “seminando tracce di disponibilità, lanciando piccoli messaggi: in questo caso, uno sguardo, un movimento del collo, lo sfioramento di due mani possono essere molto più eloquenti di molte parole”.
Usa il linguaggio non verbale e valore ai sensi
“Sfruttare la parte non verbale della comunicazione serve a colpire nel segno e a fare del flirt un gioco divertente”, poiché “il modo con cui si arriva alla seduzione è emozionare l’altro, arrivare alla pancia, stimolando canali emotivi istintivi”.
Quindi, piuttosto che esporre centrimetri di pelle è importante curare i dettagli e valorizzare la sensorialità: modulare il tono di voce (meglio se è un po’ basso, sussurrato), lo sguardo, l’ampiezza e la velocità dei movimenti, il respiro… Bisbigliategli qualcosa all’orecchio, quando è possibile. E state attente alla misura: “I contatti”, aggiunge Alice, “devono essere sempre intensi, ma mai prolungati”, in un’intrigante mordi e fuggi.
Sii la sua preda stimolando la sua fantasia
Entriamo in un territorio delicato: cacciatore e preda, chi segue e chi si fa seguire? “In realtà, osserva Alice, “si tratta di un movimento apparente. Per attrarre un uomo, una donna non deve né allontanarsi improvvisamente (sia in senso fisico che emotivo), perché lui potrebbe rimanere disorientato, né mettersi a rincorrerlo mostrando attenzioni troppo insistenti, o lui si sentirà braccato”.
Nella seduzione, “è l’uomo a doversi muovere. La donna non deve far altro che spingerlo ad avvicinarsi, giocando il ruolo della preda e valorizzando allo stesso tempo il ruolo di cacciatore dell’uomo. Deve solo lasciarlo ingolosire”. Come? Stimolando la sua fantasia.
Sfatiamo un mito: la seduzione non è una questione fisica, ma una questione mentale. Il fatto che una persona sia attratta da noi, che voglia conoscerci e scoprirci (anche in senso letterale) di volta in volta, dipende in gran parte da quello che immagina sul nostro conto. In altre parole, sedurre significa accendere la fantasia dell’altro e farsi desiderare.
“In questo senso”, spiega Alice “essere indipendenti e consapevoli è fondamentale. Se sappiamo chi siamo sappiamo cosa desiderare, ma non sentiamo il bisogno di ottenere tutto e subito: facciamo trapelare i nostri desideri poco per volta, flirtando, lasciandoli semplicemente intuire. È così che si diventa intriganti”.
“Nella seduzione e nel flirtare”, spiega Alice, “bisogna mettere in atto una perturbazione strategica, lasciando piccoli indizi che catturino l’attenzione e scatenino l’immaginazione del partner. Bisogna stuzzicare la sua fantasia”, con una strategia “alla Hansel e Gretel”: tu lasci delle tracce e lui le segue.
Ad esempio, se hai comprato della lingerie mozzafiato, prova a concentrarti su come ti senti sexy indossandola. Magari ti muoverai in modo un po’ diverso, più sensuale. Oppure: perché non lasciare che lui trovi il nuovo completino, mentre sei fuori casa? Lo stesso meccanismo è applicabile a tutte le situazioni. E quando avrai messo in moto la sua immaginazione, che lui sia attratto verso di te è solo questione di tempo…
La tua autostima ti renderà estremamente attraente
Come spiega Alice, “la donna seduttiva si mette in mostra, ma una volta che ci si avvicina, risulta inconsistente perché non lascia intravedere di sé nulla di più di quello che esibisce.
Invece, la donna seducente non ha bisogno di apparire per attirare l’attenzione: lei ha ed è se stessa e manifesta tutto ciò che le appartiene: la sua identità, le sue caratteristiche. La sua consapevolezza, la sua indipendenza e la sua autostima emergono spontaneamente, rendendola estremamente attraente”.
Gioca alla seduzione per il piacere di farlo
Quando si flirta per uno scopo preciso è facile essere presi da una certa ansia da prestazione, quando invece è essenziale giocare alla seduzione per il puro piacere di farlo.
“Il flirt”, raccomanda Alice, “è un gioco relazionale molto leggero, è un modo flessibile di stare in coppia, di conoscersi e di cercarsi. Il bello del flirtare è il gioco in sé (fare la propria mossa e aspettare quella del partner), non il risultato. Per questo motivo, non bisognerebbe prenderlo troppo sul serio, ma viverlo con spensieratezza e accettando anche che non sempre si può vincere”. O forse sì…
“E adesso, cosa succederà?”: è proprio questa domanda a rendere eccitante il gioco della seduzione, anche dopo anni e anni di matrimonio, come al primo appuntamento. Diventa importantissimo, quindi “che tra i partner sia ben chiaro che il flirtare non deve sfociare per forza in un contatto fisico, tanto meno in un rapporto sessuale”. Anzi, a volte proprio il fatto che la fisicità venga rimandata può rendere il gioco ancora più stimolante…
E se la parte più divertente della seduzione è proprio il gioco, e voi vi siete divertiti a giocare, la passione sarà una piacevole conseguenza che si realizzerà spontaneamente, nel momento migliore.