Milano, giorno due. Le sfilate come sempre iniziano la mattina presto e proseguono fino a tarda sera. Ad aprire le danze sono la sensuale Marylin Monroe di Max Mara e la ragazza elegante di Blugirl.
Anche da Just Cavalli a predominare è una femminilità romantica ma decisa, fra silhouette allungate e materiali preziosi come l’angora, lo sherling, le piume marabù. E sono proprio le piume il fil-rouge della collezione, oltre che sulle gonne e giacche, le si ritrova anche stampate su lunghi abiti da sera. Tutt’altra atmosfera da Costume National, dove Ennio Capasa manda in passerella una collezione total black, tra linee minimal e tagli rigorosi com’è tradizione del marchio.
Sceglie invece una palette di tonalità delicate, che spaziano dal cammello all’azzurro, Cristiano Burani, tra volumi ampi per i capispalla, gonne plissettate e abiti attraversati da righe colorate. Anche da Byblos protagonista è il colore, che accende il set completamente nero della sfilata: bello il lungo cappotto rosa shocking e gli abiti cerulei.
Conclude il secondo giorno di sfilate lo show di Jeremy Scott per Moschino, come sempre un vero e proprio evento mediatico. Dopo il tributo a McDonald’s e a Barbie delle passate stagioni, questa volta lo stilista americano sceglie di omaggiare i personaggi dei Looney Tunes. Così Titti, Silvestro, Bugs Bunny e soci si ritrovano mescolati a capi rubati al guardaroba dei rapper: jeans baggy, cappellini alla pescatora, grandi collane, salopette e magliette da basket, che piaceranno moltissimo alle fan del marchio. D’effetto gli abiti finali decorati con i graffiti.