Un’alimentazione sana e variegata, una costante attività fisica e una cura del nostro corpo con prodotti specifici dovrebbero essere parte integrante della nostra quotidianità.
La cellulite, infatti, non è solo un inestetismo, ma un’alterazione del tessuto cutaneo con alcune caratteristiche specifiche. Il nome scientifico è PEFS, Panniculopatia Edemato Fibro Sclerotica, ovvero una degenerazione del tessuto cutaneo e sottocutaneo con accumulo di liquidi, con sofferenza del tessuto adiposo.
La cellulite interessa oltre la metà della popolazione, con prevalenza tra le donne, ma può coinvolgere anche il genere maschile in forma più lieve (fino a 4 uomini su 10).
La cellulite è un fenomeno a carattere evolutivo che può essere classificato in quattro stadi.
Stadio 1: Cellulite edematosa ‘dura’ o ‘compatta’
Si tratta della fase iniziale, la più comune, in cui prevale il ristagno dei liquidi. È una condizione che può essere curata con buoni risultati. Più frequente nelle donne giovani, anche se magre, la cellulite dello Stadio 1 può essere accompagnata da smagliature, che indicano una sofferenza delle fibre.
Come riconoscerla?
È la classica ‘buccia d’arancia’ quando pizzichiamo la pelle o irrigidiamo il muscolo. Principalmente è presente su glutei, cosce, regione interna del ginocchio, deltoide.
Stadio 2: Cellulite fibrosa ‘pastosa’
In questa seconda fase si formano alcuni piccoli noduli mentre il tessuto connettivo di sostegno perde elasticità. Se trattata in maniera tempestiva, è una condizione reversibile. Tipicamente riguarda le persone che hanno frequenti e veloci variazioni di peso.
Come riconoscerla?
Ai classici segni della ‘buccia d’arancia’ si aggiungono avvallamenti più o meno evidenti. Il colore della pelle può apparire in maniera non uniforme. Le zone colpite possono risultare leggermente dolorose al tatto e più fredde al tatto nelle zone circostanti. Come nello Stadio 1, è presente su glutei, cosce, regione interna del ginocchio, deltoide.
Stadio 3: Cellulite sclerotica ‘flaccida’ o ‘molle’
In questa terza fase i noduli diventano più grandi e dolenti al tatto. Possono comparire anche edema dei tessuti e segni di insufficienza venosa o linfatica. Anche in questo stadio la condizione è reversibile.
Come riconoscerla?
La parte del corpo dove è presente la cellulite allo Stadio 3 è molle e senza tono, la ‘buccia d’arancia’ è molto evidente, anche senza compressione. Al tatto si prova dolore, la cute è fredda. Oltre alle zone interessate dai primi due Stadi, questa tipologia di cellulite può riguardare polpacci e caviglie.
Stadio 4: Cellulite sclerotica
È l’ultimo stadio della cellulite. In questa fase peggiorano le alterazioni dello stadio precedente.
Come riconoscerla?
In questa fase sono presenti macronoduli dolorosi al tatto e la pelle appare con l’aspetto ‘a materasso’.
Prevenzione e rimedi
Uno stile di vita sano, l’astensione da alcool e fumo, una costante attività aerobica, l’uso di abiti confortevoli e tacchi non eccessivamente alti e l’applicazione regolare di prodotti topici adeguati sono alcuni degli accorgimenti per contrastare la formazione di cellulite.
Per drenare e ridurre il gonfiore è utile una dieta bilanciata ed equilibrata. Tra le attività fisiche, il nuoto è uno sport completo ed esistono specifici programmi di aqua-gym finalizzati al rimodellamento corporeo.
La crema adeguata per curare la cellulite
A questi rimedi si possono abbinare, a cicli regolari durante l’anno, creme e prodotti specifici appositamente studiati per la cura della cellulite. In Italia dal 1973 Somatoline è una specialità medicinale anticellulite in crema, l’unico preparato per uso cutaneo a base di Levotiroxina ed Escina. Grazie alla sua azione mirata sul distretto derma-ipodermico, riduce la cellulite già in due settimane e ne contrasta la ricomparsa.
L’azione di Somatoline si basa sull’effetto combinato della Levotiroxina, la cui funzione principale è regolare il metabolismo lipidico, e dell’Escina, una saponina vegetale estratta dall’Aesculus hyppocastanum dalle proprietà anti edema.
Somatoline si applica, massaggiando la zona interessata fino all’assorbimento. Esistono due formati: bustine monodose e flacone dosatore.
Si consigliano più cicli di trattamento della durata di 28 giorni ciascuno, durante l’anno, intervallati da un periodo di pausa di ca. 2 settimane.
La dose raccomandata per chi utilizza il formato in bustine prevede due bustine nei primi due giorni (una per coscia) e una bustina nei giorni successivi.
Se si utilizza il flacone invece, la dose è di otto erogazioni nei primi due giorni (quattro per coscia) e quattro in quelli successivi.
Somatoline. E’ un medicinale. Leggere attentamente il foglio illustrativo. Aut. Min del 4/04/2018