Una delle attività migliori che ci si possa concedere è andare in bicicletta, sia nei giorni di festa sia in quelli di lavoro. Comprenderne gli effetti benefici per l’organismo, a cominciare dalla forma fisica, è di una facilità elementare. Quando poi è la stessa geografia cittadina a favorire le pedalate – per esempio in una città come Milano, felicemente piallata sulla Pianura Padana – andare in bici è un piacere doppio. 

Chi sceglie la bici, tuttavia, lo fa sapendo di assumersi un rischio: doversela vedere con il traffico automobilistico. La carenza di infrastrutture che incontrino le esigenze dei ciclisti e degli automobilisti è un tema che anima il dibattito sulla mobilità urbana, ma che non frena comunque chi opta per muoversi sulle due ruote. Si tratta di un vero esercito di persone: circa 250 milioni in Europa. Sulla loro scelta grava una statistica: secondo i dati della Commissione Europea, infatti, un incidente mortale su 12 coinvolge un ciclista. 

«Mi accade spesso di scegliere come mezzo di trasporto non solo l’automobile, ma anche la bicicletta, pertanto ho vissuto in prima persona molte delle frustrazioni e dei pericoli che automobilisti e ciclisti incontrano regolarmente sulle strade», ha detto Steve ArmstrongPresidente e CEO Ford per l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa. «L’integrazione tra le sempre più diverse modalità di trasporto è la chiave per rendere le nostre città più sicure e semplici da vivere, per tutti, oggi e in futuro».

Ford Share The Road

Integrazione fa rima con condivisione, e non è quindi un caso che la stessa Ford abbia lanciato Share The Road, iniziativa che al miglioramento della sicurezza stradale aggiunge anche l’obiettivo di ridurre la congestione dovuta al traffico e, di conseguenza, dare una mano all’ambientale. 

Share The Road, in realtà, è un cappello sotto il quale si apre un ventaglio di iniziative di vario tipo. Una di esse si è tenuta a Milano il 2 luglio 2019 e si chiama #Aperibici. Promosso da Ford Italia, è il primo bike tour pensato per alimentare in modo proficuo e costruttivo la riflessione su una condivisione virtuosa della strada.

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Non si poteva scegliere, per #Aperibici, un luogo che non fosse per antonomasia quello dell’aperitivo: Milano. ll capoluogo lombardo è stato scelto anche perché è la prima delle due uniche città italiane a rientrare nella classifica (stilata dalla startup berlinese Coya) delle 90 metropoli al mondo in cui gli amanti della bicicletta sono i benvenuti, assestandosi al 65esimo posto. 

Inoltre, Milano è con Bologna, Trento e Bolzano la migliore delle città italiane per quanto riguarda una mobilità urbana elettrica, connessa, condivisa e multimodale. Circa il 60% dei suoi “city user” usa nell’arco della settimana oltre sie modalità di viaggio differenti tra bus, treno urbano, metro, bici, tram, scooter, monopattino. L’auto privata è solo l’ultima delle scelte che viene compiuta. 

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Le tappe del Ford Share The Road #Aperibici

Il tour si è svolto in uno dei quartieri più noti della città: l’Isola, la zona a nord della stazione ferroviaria di Porta Garibaldi, recentemente riqualificata con progetti architettonici apprezzati in tutto il mondo e diventata uno dei poli più frequentati della movida milanese.

Il tour è partito dal Cafè Gorille, inaugurato nel 1882 come luogo di lavoro per artisti e artigiani e poi mutato, nel tempo, fino a diventare uno dei luoghi più frequentati delle notti cittadine. Da lì ci si è mossi verso il Bosco Verticale, gioiello di edilizia residenziale sostenibile: due torri di 110 e 76 metri di altezza in cui gli appartamenti sono incastonati tra 800 alberi, 4500 arbusti e 15 mila piante. Un progetto innovativo di riforestazione urbana, ammirato a livello globale.


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La terza tappa di #Aperibici ha toccato Palazzo Lombardia, sede della Giunta regionale lombarda, mentre per la quarta si è tornati verso il Bosco Verticale ma per fermarsi alla Biblioteca degli Alberi, estesa su 9 ettari di terreno (è la terza area verde del centro milanese). Un parco che ospita circa 500 alberi di 22 specie diverse, 35 mila metri quadrati di prato e quasi 135 mila tra siepi, arbusti, piante acquatiche, ornamentali e rampicanti.

A pochi metri da lì c’è Piazza Gae Aulenti, cioè la quinta tappa, circondata dalle torri UniCredit e dal Pavilion dello stesso istituto di credito. Al buio, la piazza diventa teatro di giochi d’acqua e luci e del Solar Tree, sistema di illuminazione che utilizza l’energia solare. 

La penultima tappa è stata corso Como, storica strada del divertimento milanese, lungo la quale si è pedalato per l’arrivo di #Aperibici: Porta Garibaldi, una delle sei porte delle mura edificate nel Seicento dagli spagnoli, durante il loro dominio cittadino. 

#aperibici #ford #sharetheroad

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