La parola “mela” dà vita a diverse immagini. In una c’è un antico proverbio, con medici nei dintorni resi inutili dal consumo regolare del gustoso frutto. In un’altra ci sono incantevoli valli montane, cioè i luoghi ritenuti – non a torto – elettivi per la loro coltivazione. In un’altra ancora c’è il Giappone, con il suo monte simbolo.
Quest’ultima immagine è quella che appare al sentir nominare la mela Fuji. E non può essere altrimenti, perché è nel Paese del Sol Levante che questa varietà è nata oltre settant’anni fa come risultato dell’incrocio tra le varietà “Ralls Janet” e “Red Delicious”. L’idea degli agronomi nipponici si è tradotta in una mela decisamente migliore per gusto, qualità e resistenza delle due da cui nasce.
Per parlare correttamente di mela Fuji, tuttavia, è bene precisare un paio di questioni, entrambe geografiche. La prima riguarda il Giappone, che non è titolare di un’esclusiva: il frutto si coltiva con successo anche in altri luoghi del mondo; per esempio, in Italia. L’altra riguarda le valli montane, per le quali vale lo stesso discorso: anche in pianura, dove le temperature rimangono alte più a lungo, possono nascere mele Fuji di qualità eccelsa.
Una delizia di casa nostra
Italia, quindi. E Pianura Padana, più nel dettaglio, Emilia-Romagna. E’ questo il territorio migliore per esaltare le caratteristiche organolettiche delle mele Fuji. Ed è qui infatti che opera da oltre vent’anni il Consorzio MelaPiù, pioniere nel lancio della Fuji in Italia, con l’obiettivo di commercializzare e valorizzare con il marchio MelaPiù solo le migliore mele Fuji, secondo un rigido disciplinare di produzione.
La scrupolosa selezione dei frutti, da parte del Consorzio, fa sì che diventino MelaPiù solo quelle Fuji con caratteristiche precise: il colore, che deve essere rosso con un fondo verde-giallo; la buccia, sottile e per sua natura ricca di pectina; la polpa croccante e succosa, capace di esprimere un gusto deciso, dolce ma impreziosito da una nota acidula.
Una mela gourmet
Fuji MelaPiù è quindi un frutto gourmet per intenditori, non solo di mele, ma in generale di cucina. E’ infatti ottima da mangiare al naturale, magari come snack o a fine pasto, ed è perfetta anche come ingrediente per ricette ricercate dove ne viene esaltato il suo gusto. E di ricette se ne possono creare davvero molte, come dimostra il ricco elenco creato da Giallo Zafferano. Per scoprirlo, basta cliccare sul link e scaricare l’e-book.