Che cosa spinge i bambini a trovare sempre il tempo di giocare? La curiosità e la voglia di apprendere: per i bambini il gioco è una cosa seria.
Una volta diventati adulti ci dimentichiamo di tutto il tempo passato a giocare. Il nostro interesse e la nostra curiosità di adulti si sposta sui libri e sulle esperienze “formative”, scordando che un tempo era proprio il gioco il nostro unico e imprescindibile modo di imparare. Tant’è che molti corsi di formazione lavorativa per adulti stanno proprio virando su questa nuova modalità: introdurre il gioco per apprendere.
Per i bambini, il gioco è una cosa davvero seria, non è un passatempo. I bambini giocando non si intrattengono, ma stimolano la propria curiosità e mettono alla prova la capacità di comprensione e di risoluzione dei problemi. Fin da piccoli giocano con il viso della mamma cercando di cogliere il mondo esterno e quando sono più grandicelli il gioco soddisfa la loro curiosità e la voglia di scoprire mettendo in campo moltissime competenze cognitive. Se il gioco è fatto con altri bambini, inoltre, sviluppa anche competenze sociali, relazionali affettive e fisiche. L’importante è che al bambino sia lasciata la possibilità di scegliere e gestire il proprio gioco in autonomia seguendo i propri interessi; all’adulto viene affidato il ruolo di osservatore che controlla senza intromettersi. Ogni bambino è in grado di esplorare, cercare, trovare e correggersi da solo nel momento in cui si accorge di sbagliare. Troppe intromissioni non fanno bene.
Qual è il nodo dell’apprendimento attraverso il gioco? È semplice: il gioco è libero, nasce da un’esigenza, da una curiosità insita che, se ascoltata, porta immediatamente a immagazzinare un sapere, una conoscenza. Tutti siamo naturalmente fatti per apprendere: se a questo fatto accostiamo la libertà di fare esperienza, il “gioco” è fatto.
Alle mamme e ai papà è lasciato anche il compito di proporre, con delicatezza. Ci sono giochi che stimolano di più di altri e soprattutto sono amatissimi dai bambini. I giochi creativi e manuali sono i preferiti dai bambini. Uno su tutti la pasta per modellare. La pasta colorata, senza additivi o sostanze nocive, può sviluppare sia la mobilità fine, sia la coordinazione oculo manuale, per non parlare dell’immaginazione. La pasta Play-Doh di Hasbro è un vero e proprio stimolo a creare e ad apprezzare anche i colori e il loro abbinamento. Si può giocare a imitare oggetti visti in natura, o immaginare animali fantastici, oppure usare una pluralità di formine. Con Play-Doh si può schiacciare la pasta, appianarla con un mattarello, farne delle strisce, delle palline, comporre un fiore, un bruco o una coccinella. E quando la forma non esce bene, il bambino può ricominciare da capo senza subire nessuna frustrazione: ha la possibilità di cancellare e rifare.
Per genitori amanti delle scoperte e bambini amanti del gioco, una scorta di comodi vasetti di pasta Play-Doh è tutto quel serve per unire educazione, apprendimento e divertimento: www.playdoh.it