Cura dell’igiene intima, pelle sempre asciutta e pulita, soprattutto dopo l’attività fisica, biancheria e costumi lavati con estrema cura e un’attenzione particolare alle situazioni stressanti, ti aiutano a tenere lontano le irritazioni. Segui i nostri consigli.
Fastidioso prurito intimo
A chi non è mai capitato di soffrire di quel fastidioso prurito intimo che solitamente compare nelle situazioni meno opportune e nei momenti peggiori? Le cause del bruciore possono essere svariate ma, nella maggior parte dei casi, questo tipo di seccatura lascia presagire un’infezione, soprattutto quando il prurito persiste per più di tre o quattro giorni. Ecco perché, in questi casi è più sicuro farsi visitare da un ginecologo ed eventualmente eseguire un pap test.
Ma esistono due tipi di infezioni: una di origine interna (vaginosi) e una causata invece da agenti patogeni provenienti dall’esterno (vaginite). Magari avrai già sentito utilizzare in passato questi termini ma forse quello che non sai è che non sempre la causa del prurito intimo è di tipo batterico, virale o fungino: esistono vaginiti irritative o allergiche e persino vaginiti psicosomatiche, anche se non sono molto comuni.
Le cause delle infezioni
Queste infezioni vaginali che possono colpire anche vulva, cervice ed endometrio possono avere le cause più svariate: le più diffuse sono quelle provocate dalla candida o da altri batteri e in genere sono accompagnate da perdite di cattivo odore.
La vestibolite vulvulare consiste invece in un’infiammazione cronica della parte esterna della vagina e porta a forti bruciori intimi dopo i rapporti sessuali. Anche la menopausa, con il calo di estrogeni va tenuta in considerazione perché questo particolare periodo ha notevoli conseguenze sull’equilibrio della mucosa vaginale e, oltre alla secchezza, si può soffrire anche di prurito.
Ci sono altre ragioni che vengono spesso sottovalutate, forse perché ritenute troppo banali: un’igiene intima sbagliata (con detergenti irritanti) oppure biancheria sintetica e non in cotone possono essere deleterie per il tuo benessere.
Cosa fare e cosa no
Intanto occorre evitare nella maniera più assoluta (anche se inizialmente può donare sollievo) di grattarsi perché questo può aggravare il problema, provocando gonfiore, creando piccole o grandi lesioni e aumentare di conseguenza il disagio.
Escludendo l’autodiagnosi che, in questi casi, non è la soluzione migliore, e coscienti del fatto che se il fastidio non passa in un paio di giorni è meglio recarsi dal proprio ginecologo, i consigli migliori sono quelli di astenersi dai rapporti sessuali (se è il sintomo di una patologia può essere trasmissibile al partner) e di indossare della biancheria intima in fibre naturali.
Durante il ciclo mestruale, poi, è consigliabile preferire assorbenti di cotone che, oltre ad assicurare la massima traspirabilità e a prevenire naturalmente gli odori, sono compatibili con il pH fisiologico della pelle e quindi non causano né favoriscono irritazioni.
I rimedi
Non vogliamo allarmarti ma, a volte, un piccolo bruciore o un lieve prurito possono essere i sintomi di un’infezione più grave quindi, mentre attendi la visita dell’esperto, prova a non peggiorare la situazione.
Esistono in farmacia trattamenti non farmacologici e 100% naturali come quelli a base di estratti concentrati di Aloe Vera che aiutano a lenire rapidamente i sintomi fastidiosi, svolgendo azione anti adesiva sull’infezione batterica e micotica. Prodotti indicati per correre ai riparti prima di accertamenti ginecologici.
Secondo i ‘rimedi della nonna‘, l’aceto di mele (antibatterico) diluito con l’acqua, può essere un modo del tutto naturale per lavare le parti intime femminili. Anche con il classico bicarbonato puoi curare giornalmente la tua igiene intima: ti basta aggiungere due cucchiai di sodio all’acqua tiepida del bidet e procedere con la normale abluzione. Allo stesso modo il sale grosso può alleviare il prurito e donare sollievo (ma da evitare se hai piccole escoriazioni!).
L’importanza della prevenzione
Utilizzare detergenti intimi delicati (non solo in caso di prurito vaginale), lavarsi sempre le mani prima di toccare i genitali, usare le salviettine intime disinfettanti fuori casa, assumere 5 giorni al mese fermenti lattici e, nei giorni di flusso, cambiare frequentemente assorbenti o tamponi (e utilizzare quelli in cotone al 100%) sono gesti essenziali per il benessere delle zone intime.
Evita di indossare abiti attillati o rigidi che possano causare sfregamenti: lascia nell’armadio per qualche giorno i tuoi adorati jeans e sostituiscili con un paio di pantaloni più morbidi. Presta attenzione all’alimentazione e, nei giorni di particolare bruciore, non ‘toccare’ cibi particolarmente elaborati, grassi e ricchi di spezie. Vietati anche cioccolato, caffè e salumi.
Infine è bene ricordare che non è sufficiente affidarsi esclusivamente ai classici rimedi naturali, perché, come detto, per quanto validi ed efficaci, bruciore e prurito intimo necessitano di un ulteriore ‘controllo’.
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