L’acqua effervescente naturale più famosa in Italia si fa piccola piccola per essere alla portata dei bimbi: è il formato Mini, quello da 25 cl.
Questa è una storia che piace molto ai bambini, ma va raccontata piano piano, perché la natura ha bisogno dei suoi tempi per fare le cose per bene. Protagonisti sono un vulcano estinto, quello di Roccamonfina, e il Parco Sorgenti di Riardo, che custodisce una fonte d’acqua minerale effervescente naturale, l’acqua Ferrarelle.
Quando la racconti, questa bella storia, puoi aggiungere particolari importanti. Potresti dire che questa è un’acqua che gli italiani (e non solo) bevono con gusto da più di 100 anni, dal 1893, o potresti raccontare delle sue proprietà inimitabili, come la combinazione unica di sali minerali. In particolar modo, parlare dei benefici del calcio altamente assimilabile, essenziale per la formazione delle ossa e dei denti e nel funzionamento del sistema nervoso e muscolare. Ma c’è anche la silice, fondamentale per la crescita e per il benessere delle ossa, della cartilagine e del tessuto connettivo, il potassio, o ancora il magnesio, importante per il funzionamento del sistema nervoso, muscolare e cardiovascolare. Potresti raccontare del fluoruro, che in quantità adeguate favorisce una sana dentizione, e del bicarbonato, che facilita la digestione.
E c’è un passaggio importante: l’incontro dell’acqua con l’anidride carbonica, con il risultato avvolgente e la vitalità che ne deriva, tanto che da quel momento l’acqua non potrà fare a meno di essere naturalmente effervescente. A quelle bollicine abbiamo dato un nome: Ferrarelle, appunto. Perché allora Ferrarelle diventa Mini? Per loro, per i piccoli, per dare loro lo stesso piacere, il piacere dell’incontro con quell’acqua magica che, mentre idrata e disseta, rivitalizza e mette di buon umore.
Come finisce questa storia? Finisce in una bottiglietta maneggevole da 25 cl che ogni bambino può portare alla bocca, finisce nello zainetto di scuola, o nella borsa della piscina o nel portaracchette, insieme a qualche pallina. Finisce nel portabiciclette o nella tracolla della mamma: c’è sempre spazio per rivitalizzarci, c’è sempre spazio per Ferrarelle Mini.