Se il dolore prende il sopravvento, può rendere difficile il rapporto con i nostri figli: un bell’allenamento in famiglia è quello che ci vuole


Sappiamo tutti molto bene (o almeno, lo sa chi ci è passato) che quando un dolore colpisce, non viene ‘accusato’ solo dalla persona interessata, ma ne soffrono anche gli altri, coloro che ogni giorno hanno inevitabilmente a che fare con questa persona, soprattutto famigliari.

I dati della ricerca Global Pain Index, promossa da GSK Consumer Healthcare, mostrano come in Italia circa 7 genitori su 10 ammettono di essere meno pazienti con i propri figli proprio a causa del dolore muscolo-scheletrico: quella sensazione dolorosa che si verifica a livello di ossa, articolazioni, tendini e muscoli con mal di schiena, di collo, dolori reumatici, strappi e stiramenti.

Liberarsi dal dolore significa quindi liberare anche tutti coloro che ne subiscono l’impatto negativo“, spiega il professor Claudio Cricelli, Presidente della Società Italiana di Medicina Generale.

Questione di stile di vita
Il dolore muscolo-scheletrico è molto spesso una conseguenza di uno stile di vita sbagliato che causa a lungo andare danni di varia natura a ossa, articolazioni, muscoli e nervi, con conseguente limitazione dei movimenti e rigidità. Questo tipo di dolore può manifestarsi in modo localizzato in un punto preciso, oppure in forma diffusa e quindi estesa anche a un’ampia area del corpo.

Prevenzione in famiglia
Ma si può prevenire. E soprattutto si può aiutare i nostri figli a non soffrire di questo tipo di disturbo in futuro incoraggiandoli fin da piccoli a muoversi e tenersi in allenamento.
L’aumento di peso e soprattutto della pancia porta a uno squilibrio notevole sulla colonna vertebrale“, sottolinea l’esperto, “ecco perché bisogna tenere attivo il metabolismo e esercitare i nostri muscoli: perché non farlo insieme a tutta la famiglia? Un bel giro in bicicletta o una lunga passeggiata è sicuramente un buon esempio per i più piccoli e un aiuto per noi“.  

Il dolore muscolo-scheletrico rischia di rovinare i rapporti
La metà delle persone affette da questo disturbo ammette che il dolore fisico ha un’influenza significativa sul proprio umore, oltre che sulla mobilità, impedendo di godersi appieno i momenti liberi con i propri figli. E non è tutto perché, in Italia, i genitori di bambini di età pari o inferiore a 12 anni ritengono che il dolore muscolo-scheletrico infici addirittura le proprie capacità genitoriali: ridurrebbe la loro capacità di ascoltare i bambini e di aiutarli serenamente nelle attività quotidiane.

Fate movimento!
L’unica parola d’ordine per combattere questo malessere è ‘movimento‘: mai smettere di dedicare del tempo a se stessi e ricordarsi di fare 5 mila passi al giorno. Un gesto essenziale per volersi bene e stare bene con i propri cari“, conclude il professor Cricelli. 

E tu, hai mai sofferto di questo genere di dolore? Perché non ci racconti la tua esperienza e le emozioni che hanno vissuto i tuoi figli: gli ‘interventi’ più interessanti verranno scelti per essere approfonditi, e tu potresti essere il protagonista del nostro prossimo articolo.

Questo post aderisce alla social media policy della campagna di informazione “Fermi mai! Via libera al movimento”, promossa da GSK Consumer Healthcare. Tutti i dettagli a questo link.


“Le informazioni contenute in questo articolo sono presentate a solo scopo informativo, in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Se si hanno dubbi o quesiti sull’uso di un farmaco è necessario contattare il proprio medico.”