Viviamo in un mondo social ma fatichiamo ad aprirci con gli altri e a comunicare la nostra sofferenza. Parlarne può essere invece il primo passo per arrivare ad agire contro il dolore muscolo-scheletrico
Viviamo in un mondo social ma, nonostante questo, la maggior parte di noi sceglie di soffrire ‘in solitaria‘. Insomma, in un’era in cui si condividono le risate, i momenti felici e ci attacchiamo alla routine quotidiana per non perdere il senso di controllo, quello che invece non riusciamo a condividere è il dolore fisico.
Sappiamo bene quanto convivere con il dolore muscolo-scheletrico possa essere difficile. Ma si può, anzi, si deve uscire dal silenzio e agire per trovare sollievo.
Soffrire in silenzio
Sì, perché il dolore di cui stiamo parlando è quello muscolo-scheletrico, quello che affligge la quasi totalità della popolazione italiana adulta. Secondo i dati emersi dall’indagine Global Pain Index, promossa da GSK Consumer Healthcare, il 97% degli italiani intervistati ha dichiarato di soffrire di dolore muscolo-scheletrico e per più della metà di loro questo dolore si manifesta con una cadenza settimanale.
Non solo: quattro italiani su dieci soffrono in silenzio e faticano a parlare del proprio dolore. Invece, condividere le sensazioni, parlare delle proprie emozioni, chiedere consiglio e aiuto su come intervenire, sono le prime azioni da compiere per affrontare il dolore muscolo-scheletrico e per contrastare il suo impatto negativo sulla qualità di vita. Liberarsi dal dolore muscolo-scheletrico è possibile: ecco perché non bisogna rassegnarsi a vivere le diverse azioni quotidiane in uno stato doloroso.
Il dolore muscolo-scheletrico e l’isolamento
Purtroppo il dolore muscolo-scheletrico ha un impatto significativo sia a livello fisico sia a livello emotivo, non solo su chi ne soffre ma anche sulla vita dei familiari e delle persone più care vicine. Questo tipo di dolore influisce infatti sulla capacità delle persone di interagire con gli altri, di uscire con gli amici, di stare in compagnia.
Ecco perché occorre sottolineare un dato allarmante e cioè che, nel nostro Paese, quasi la metà delle persone affette da dolore muscolo-scheletrico dichiara di isolarsi in occasione di eventi di gruppo a causa di questa condizione. Ed ecco perché è importante aiutare queste persone ad aprirsi.
Le origini dei dolori muscolo-scheletrici
Ma cosa c’è all’origine del dolore muscolo-scheletrico e di questa sofferenza? In realtà sono molti i fattori che possono concorrere: il più delle volte sono legati a sforzi, danni o disordini delle aree interessate.
In particolare, un fattore scatenante, nella maggior parte dei dolori muscolo-scheletrici, è la presenza di uno stato infiammatorio dei tessuti, che innesca un processo doloroso che, se non affrontato, può andare incontro a un progressivo peggioramento.
La paura del giudizio
Gli esperti sanno molto bene che dolore e silenzio viaggiano spesso insieme. Non ci piace raccontare ciò che ci fa male, anche quando si tratta di dolori fisici, perché abbiamo paura di mostrare la nostra vulnerabilità. E forse anche perché sono sempre le personalità più forti, quelle che non si lamentano mai, gli ottimisti per natura, che dimostrano di essere vincenti nella vita.
Perché chiedere aiuto
Ecco quindi quattro motivi per smettere di soffrire in silenzio: intanto perché i sintomi possono aumentare di intensità e talvolta diventare cronici; in secondo luogo, perché anche i pensieri negativi si fanno più intensi; arriva un momento in cui il contatto sociale ci mette a disagio e finiamo per rifiutarlo; infine perché posticipare la necessità di chiedere aiuto renderà la cura che ne seguirà molto più complessa.
Meglio chiedere aiuto e consiglio agli esperti, come il medico o il farmacista, per cercare di ridurre al più presto la sofferenza.
Perché non provi ad aprirti proprio raccontandoci la tua esperienza con il dolore muscolo-scheletrico, come mal di schiena, dolori cervicali o altri dolori muscolari e articolari? Gli ‘interventi’ più interessanti verranno scelti per essere approfonditi, e tu potresti essere il protagonista del nostro prossimo articolo.
Questo post aderisce alla social media policy della campagna di informazione “Fermi mai! Via libera al movimento”, promossa da GSK Consumer Healthcare. Tutti i dettagli a questo link.
“Le informazioni contenute in questo articolo sono presentate a solo scopo informativo, in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Se si hanno dubbi o quesiti sull’uso di un farmaco è necessario contattare il proprio medico.”