La salute del nostro apparato genitale dipende in larga misura dall’igiene intima quotidiana. Ma quali sono le abitudini migliori da adottare e quali gli errori da evitare per prevenire fastidiosi problemi alle parti intime?
Ovviamente il primo passo è rappresentato da una corretta igiene che, oltre a prevenire odori, prurito e fastidio, evita che si verifichino infezioni batteriche. Le parti intime di una donna sono infatti un ecosistema molto delicato e vanno trattate con una cura maggiore rispetto al resto del corpo.
In primis, bisogna ricordare che la vagina ha un pH acido, utile a mantenere sani i batteri buoni (ad esempio i lattobacilli) e limitare la proliferazione di quelli nocivi: abitudini scorrette possono stravolgere l’equilibrio del pH e causare l’insorgere di infezioni, micosi e irritazioni.
Ecco quindi i consigli per un’igiene intima corretta.
1. Lavarsi una volta al giorno
L’errore più comune che si commette circa l’igiene intima femminile è lavarsi troppo. Spesso si pensa che lavarsi ogni volta che si va in bagno metta al riparo la vagina dai batteri. Invece, soprattutto se vengono usati saponi troppo aggressivi o non specifici per il pH vaginale, si possono provocare o aggravare problemi come cattivo odore, secchezza o infezioni ricorrenti, come la candida.
La vagina infatti si auto pulisce grazie alla lubrificazione, quindi, per non alterare l’ecosistema interno, meglio lavarsi solo una volta al giorno, con acqua tiepida e prodotti delicati.
Ed è proprio la lubrificazione interna della vagina all’origine delle secrezioni. È normale averne, perché le ghiandole della cervice uterina producono un lubrificante, per mantenere umido l’ecosistema, che poi scende all’esterno per mantenere l’ambiente pulito e sano. Non c’è quindi da allarmarsi alla loro comparsa, a meno che non abbiano un cattivo odore, un colore non limpido o provochino prurito e dolore. In questi casi potrebbe esserci un’infezione in corso ed è quindi consigliabile rivolgersi al proprio ginecologo.
2. Svuotare la vescica dopo un rapporto sessuale
Una buona abitudine da adottare per una corretta salute intima femminile è quella di svuotare la vescica dopo ogni rapporto sessuale.
Questa pratica permette di eliminare, grazie all’urina, i batteri che potrebbero essersi introdotti nell’uretra. È utile poi sciacquarsi con acqua calda e fare sempre attenzione a tamponare partendo da davanti – e non viceversa – così da evitare il trasferimento dei batteri dell’ano in vagina.
3.Scegliere accuratamente l’assorbente intimo
Quando abbiamo le mestruazioni, l’igiene intima deve essere particolarmente meticolosa e attenta per mantenere il nostro apparato genitale in perfetta salute. A partire dalla scelta degli assorbenti. Innanzitutto è consigliabile preferire assorbenti privi di profumi artificiali o coloranti, in quanto non contengono sostanze chimiche che possono danneggiare l’ecosistema vaginale. In termini di comfort e prevenzione delle piccole problematiche intime , poi, gli assorbenti e i tamponi in cotone hanno una grande influenza. Si stima infatti che quasi la metà delle donne lamenti almeno un episodio di infezione vaginale all’anno. La scelta di un assorbente in cotone, sia dentro che fuori, garantisce la massima traspirabilità sfavorendo quel microclima caldo-umido che porta alla proliferazione di funghi e batteri. All’assorbente in materiale sintetico è meglio preferire il cotone, più traspirante, più morbido e altamente compatibile con la pelle.
4.Adottare abitudini corrette
Nella vita di tutti i giorni e come abitudini di comportamento, per mantenere una buona salute intima, si consiglia di preferire biancheria in fibra naturale, come il cotone, che assicura una buona traspirazione. Meglio evitare anche abbigliamento troppo stretto sulla zona pelvica e ricordarsi di lavare sempre le mani prima di entrare in contatto con i propri genitali. In estate o se si frequentano piscine, è consigliabile cambiare il prima possibile il costume bagnato: gli ambienti umidi infatti favoriscono la proliferazione di batteri.
Non da ultimo, è buona norma consultare regolarmente un ginecologo – almeno una volta l’anno – per prevenire e individuare eventuali infezioni o problematiche.