«Sono Marta, ho 34 anni. Ho fatto nuoto agonistico fino a qualche anno fa. Sogno di partorire in acqua, ma non so se succederà».
Il rumore dell’acqua, di un corpo giovane e vitale che danza nell’armonia. Gli sguardi complici, i baci, le cene con gli amici e il sole che inonda di luce l’orizzonte: un giorno come tanti, uno in cui la vita ha la dolcezza di un promessa segreta, forte e presente come il respiro di un neonato che dorme in una cameretta preparata da tempo. E poi la notte, quella che porta i pensieri. L’attesa di un segno, le urla e la disperazione che inizia a farsi largo fra i dubbi, una presenza sempre più minacciosa. La storia di Marta è quella di una come tante, una come noi, che ama, sogna, sorride, una donna che cerca la sua felicità e non si arrende.
La minaccia dell’infertilità avvelena e spaventa. Parlarne è difficile, perché significa esporsi e mettere sotto la lente d’ingrandimento dello sguardo altrui la propria fragilità, ecco perché spesso ci si trincera dietro il silenzio, anche e soprattutto con chi amiamo, in famiglia e con le coppie di amici, magari neogenitori felici e orgogliosi, che non conoscono quanto dolore può portare una domanda sbagliata.
Il progetto Parole Fertili nasce come uno spazio di condivisione online e si trasforma nel libro “Parole Fertili. Viaggio alla ricerca di un figlio”, progetto editoriale a cura del “Center for Digital Health Humanities”, nato grazie al contributo incondizionato di IBSA Farmaceutici Italia, per dare voce a chi ha vissuto e vive questo viaggio.
«Sono Riccardo, ho 51 anni e sto con Silvia da quando ne avevo 27. Insegno biologia marina. La natura non smette mai di meravigliarmi».
In queste storie, il dolore spesso ha la forma del corpo femminile: un corpo trafitto dagli aghi e dal senso di colpa. Ma il dolore non è solo donna, è anche quello silenzioso degli uomini, che spesso nel silenzio della quotidianità nascondono il dramma di un’emozione muta, le incertezze e una vulnerabilità ancora più intensa perché di frequente non accettata e incompresa. Compagni di vita sempre presenti, pronti a dare una sicurezza di cui essi stessi sono in cerca, viaggiatori sperduti in un oceano di domande senza risposte, in cui i perché si sovrappongono alla disperazione del perché proprio io.
«Mi chiamo Federico. Sono un ginecologo. Aiuto le coppie a trovare quello che cercano. A volte ci riesco, a volte no».
Spesso si fa fatica a trovare le parole perché di parole giuste non ce ne sono. Ciò che rimane è la presenza, il coraggio di affrontare uno sguardo, sapendo che la speranza è un viaggio che vive attraverso il supporto uno dell’altro. Ecco allora, che un origami diventa simbolo di speranza, fragile carta che porta con sé sogno e attesa, come quando da bambini con un foglio piegato su se stesso si costruiva quel gioco dove cercare una risposta.
La ricerca di un figlio è un viaggio, diverso per ognuno. Dal 2016 IBSA Farmaceutici Italia sostiene il progetto editoriale Parole Fertili, volto a promuovere il dialogo tra professionisti e coppie, perché essi intraprendono un percorso che li vedrà insieme, fianco a fianco.
Sostenendo la pubblicazione di “Parole fertili. Viaggio alla ricerca di un figlio”, IBSA ha voluto restituire qualcosa di prezioso a tutte le persone, donne e uomini, che hanno donato la loro storia a Parole Fertili, nella consapevolezza che il percorso della PMA possa essere affrontato in maniera più naturale e serena, se vissuto e condiviso con empatia.