Smartphone o non smartphone, questo è il dilemma? TIM lo risolve con l’offerta perfetta per i giovanissimi, così il conflitto generazionale può attendere.
Impossibile tenere fuori la tecnologia dalla vita dei giovanissimi , sarebbe come tagliare loro direttamente il dito indice (vitale per la touch generation!), o, per dare l’idea ai genitori nati negli anni Settanta e Ottanta, sarebbe come tagliare il dito a E.T. togliendogli ogni possibilità di ritorno a “casa”. I ragazzi del 2016 sono figli della connessione wifi e nascono con competenze digitali che spesso i genitori non riescono neppure a comprendere del tutto. Al netto dei comportamenti a rischio, coi quali bisogna fare i conti e vigilare sempre, è necessario partire da un presupposto positivo e costruttivo: lo smartphone, il tablet e il pc nascono per facilitare la comunicazione e non per interromperla. Tanti sono i motivi che richiedono connessioni: una ricerca di scuola da sistemare insieme, le fotografie della squadra di calcio con la coppa alzata verso il cielo da condividere, le notizie sportive dell’ultimo minuto, l’ultimo video musicale del gruppo seguito… esigenze diverse che i nativi digitali sentono come urgenza. Per questo i ragazzi under 13 cercano smartphone di ultima generazione, per poter avere più possibilità comunicative, più interazioni. Ma le regole devono essere chiare, condivise, rispettate e dettate dall’adulto.
Quali sono i punti critici sui quali un genitore deve porre l’attenzione e non cedere nemmeno sotto tortura?
Il fattore tempo
Lo dicono scienziati e psicologici: l’eccesso di tempo passato davanti a uno schermo, oltre a creare problemi di postura, può anche avere effetti negativi su altri aspetti della salute. Ogni genitore deve agire affinché il tempo passato a giocare o a interagire con gli amici non sia mai superiore alle due ore (tempo limite consigliato per un uso corretto dei mezzi tecnologici nelle fasce d’età di giovani e giovanissimi).
Il fattore luogo
Gli esperti consigliano di non utilizzare i supporti elettronici di sera prima di coricarsi poiché potrebbero far insorgere disturbi del sonno e, a lungo andare, addirittura insonnia. Perciò lasciamo tutti i supporti fuori dalle camerette e anche fuori dalla cucina: pranzare e cenare con tranquillità insieme in famiglia, raccontando la propria giornata aiuta a crescere positivamente senza essere “ostacolati” dalle vibrazioni di un messaggio. E non usiamo i cellulari durante le ore di lezione se non vogliamo incorrere nelle ire degli insegnanti.
Il fattore “controllo”
Al di là delle regole che come genitori dobbiamo dare per un uso corretto della tecnologia, la cosa che continua a preoccupare è la questione del “controllo”. Da una parte lo smartphone assicura la reperibilità di un ragazzino in caso di imprevisto, stimola l’autonomia nei ragazzi che hanno timore a uscire di casa da soli – e anche nei genitori che vivono il distacco con una certa ansia -, ma apre altre incognite: gli smartphone sono difficilmente controllabili e la navigazione non protetta li potrebbe far incappare in siti vietati ai minori o in trappole truffaldine che non riconoscono.
Cosa fare? Per queste esigenze è nato TIM Young Junior Pack, un’offerta pensata per garantire ai ragazzi massima autonomia e divertimento e ai genitori massimo controllo. L’offerta prevede 60 minuti e 60 sms verso tutti, chiamate verso un numero amico TIM, 1 GB di Internet sicuro e TIM games junior. Una pacchia per i ragazzi che possono scegliere tutti i giochi dal sito www.timgames.it/junior senza costi aggiuntivi. Inoltre, a pari costo (12 mesi a soli 60 euro), l’offerta include il servizio TIM Protect con la funzionalità di Localizzazione che consente ai genitori di localizzare il cellulare, di individuarlo in caso di furto e smarrimento, di bloccare il dispositivo e, se si vuole, di cancellare i dati personali da remoto per salvaguardare la privacy dei figli. Il TIM Protect prevede anche la funzione di Parental Control, un modo per proteggere la vita online dei giovanissimi impendendo chiamate, sms da mittenti pericolosi e la navigazione su siti sconsigliati. Il Parental Control permette anche di limitare il tempo che i ragazzi trascorrono online.
Un modo per controllarli senza che si sentano controllati e senza ledere la loro autonomia e la voglia di aprirsi al mondo.
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