L’indice della paura (Mondadori, 19,90 euro), l’ultimo libro di Robert Harris (lo scrittore de Il ghostwriter, da cui è stato tratto il film di Roman Polanski), ci introduce, con tutta l’energia di un thriller d’autore, tra le zone d’ombra della finanza internazionale. Harris ha iniziato a pensare a questo romanzo nel 2008 subito dopo il crollo della Lehman Brothers, la banca di affari newyorkese il cui nome è, ancora oggi, strettamente legato allo scatenarsi della crisi economica. Leggi l’intervista a Robert Harris
Twitteconomia. Tutto quello che devi sapere di economia in 140 caratteri o meno (Vallardi, 9 euro), ci aiuta a decifrare in modo facile e divertente le parole dell’economia e della finanza indispensabili per districarsi nei meandri della crisi: pil, tassi d’interesse, recessione, mercato dei derivati… I termini vengono spiegati in 140 caratteri, proprio come avviene su Twitter, il social network del momento.
La terza rivoluzione industriale. Come il «potere laterale» sta trasformando l’energia, l’economia e il mondo (Mondadori, 20 euro) di Jeremy Rifkin, il guru dell’economia che da anni studia forme di economia alternative e sostenibili, ci mette davanti a un futuro post-petrolio. E ci indica una via d’uscita dalla crisi praticabile se adottiamo un nuovo regime energetico, non più centralizzato e gerarchico ma orientato all’efficienza energetica e all’uso (democratico) delle fonti rinnovabili.
12 regole di economia che tutti dovrebbero conoscere (Casini, 12,90 euro) ci spiega in che modo le persone prendono decisioni, che cosa motiva le nostre azioni e come queste determinano il benessere personale e quello degli altri. Insomma, ci aiuta a capire che l’economia si occupa dei processi decisionali e ci aiuta a far luce sul modo in cui le decisioni prese dai singoli e (non solo) condizionino il funzionamento della società.
Lavorare con lentezza. Per l’economia che verrà (Dalai Editore, 13 euro) è un agile libro che mette faccia a faccia l’Italia che funziona con quella che non funziona, l’Italia operosa e creativa con l’Italia furba, cialtrona e fannullona. Bruno Contigiani – l’autore – attraverso il racconto della sua tragicomica esperienza, ci invita a pensare un altro modo di lavorare. E di vivere.